"Allora come sto?" Chiedevo alla dottoressa, collega di mia moglie​,che stava refertando la risonanza al mio ginocchio malandato.

"Niente Michele, non devi correre"

"Ok, fino a quando?"

"Non mi sono spiegata, non devi correre più".

Ognuno di voi orange che avrete voglia di leggere queste righe, può certamente comprendere l'effetto di queste parole. Per carità, sono ​altre le cose ​davvero gravi​ per la salute, ​noi lo sappiamo, ma ​questa non me l'aspettavo.

Tagliamo corto, era​ un po' che avevo deciso di fare la 10km di Zurigo insieme a mia figlia Chiara che ha studiato e adesso vive e lavora lì. Per questo avevo continuato ad allenarmi nonostante quel dolorino al ginocchio che aumentava, così mi sono rivolto all'ortopedico di fiducia ed abbiamo fatto il ciclo di infiltrazioni, ma senza risolvere del tutto il problema. Alla fine, dopo uno stop nelle ultime tre settimane, partiamo comunque per questo fine settimana, così da mantenere la promessa, che non avrei per nessun motivo voluto mancare.

Porto con me un estremo super preparato anti dolore, che sembra funzionare nei giorni a passeggio prima della gara.

Ci svegliamo domenica mattina con 4 gradi (2 percepiti), pioggia mista a neve, che miracolosamente smette al momento della partenza. La faccio breve, dopo i primi passi il dolore torna come se non avessi preso nulla, ma a quel punto sono in ballo e se proprio devo smettere, questa la finisco a tutti i costi.

Così è stato, me la sono comunque goduta, i video mostrano tutta la mia andatura claudicante, ma nelle foto appaiono comunque sempre e solo i nostri sorrisi e forse è stata la corsa che mi ha restituito più di tutte il senso e la bellezza del nostro sport, che la Podistica mi ha fatto riscoprire, dopo gli anni cominciati da 'pulcino' al CONI, ormai preistoria.

Sono stato onorato di portare la maglietta (a maniche lunghe!) orange anche in questa trasferta estera, e il tempo finale più che mai da "amatore" non mi ha per nulla crucciato.

Mi aspetta un periodo lungo di stop, poi vedremo se la 'sentenza' della dottoressa sarà confermata, o se la piccola percentuale di speranza che mi lascia l'ortopedico avrà la meglio, in ogni caso la mia meravigliosa esperienza in Podistica non finisce, troverò ancora belle cose da fare.

Ancora una volta, grazie Podistica! Michele