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I Fotorange della Maratona di Roma
di Patrizia De Castro, 19/03/2010

Salvatore, Maria, Mario, Pat, Pierpaolo e Robert

Salvatore, Maria, Mario, Pat, Pierpaolo e Robert

“Lo sapevo che sarei arrivata in ritardo”!

Questo è il pensiero prevalente, ferma al semaforo di Porta Maggiore a duecento metri dalla sede … ma sono già le 17,03!
Arrivo “speranzosa” di non trovare ancora nessuno… ma Pierpaolo Cautela è già lì appollaiato sul suo motorino e dopo due secondi ecco Maria Rosa Jijon…(Faccio sempre queste pessime figure… ho il ritardo nel mio DNA!) … neanche il tempo di aprire la sede ed ecco anche Robert Bahcic…

Ripenso alla chiacchierata telefonica con Salvatore Quattropani:
«allora la facciamo questa corsetta?»
«Salvatore ma alle 17:00 ho la riunione dei Fotorange in sede… se tu non puoi prima delle 15:00 io non ce la farò ad essere puntuale!»
«ma dai! facciamo solo un 5.000 e poi alla riunione vengo anch’io!»
«ma ho la macchina dal meccanico!»
«ti vengo a prendere!»
«ma devo andare a casa a cambiarmi!»
«anch’io»
«ma ho un po’ di mal di schiena»
«andiamo piano!»
«ma non ho ancora i plantari nuovi!»
«seguirò il tuo ritmo!»
«Ok! Mi arrendo! Vada come vada!»

... Mentre accendo la luce e mi faccio strada tra la marea di uova pasquali presenti in sede penso “Maledetto Salvatore… lui se ne è andato a far la doccia a casa e viene con comodo, mentre io non ho avuto che 15 minuti per lavarmi un minimo e cambiarmi!”… ma sono così contenta dei miei 32:48 dopo tanti mesi di fermo che non riesco che a maledirlo con un sorriso anche se ora zoppico ed ogni movimento è ardito… faccio partecipi anche gli altri della mia maledizione/gioia nell’attesa che anche Salvatore e Mario Di Pilla ci raggiungano! Angelo Dominici e Lorenzo Sorgi lavorano fuori Roma e quindi so che non potranno essere con noi quest’oggi!

A mio favore c’è che mi sono organizzata preventivamente con mega cartina del percorso della Maratona di Roma e figurine Panini dei miei Fotorange da collorare insieme sul percorso, cavalletto per la foto di gruppo e un documento di due pagine di consigli utili che ho scritto velocemente ieri sera e che consegno ai miei co-fotografi per esaminarlo assieme.

Questo è il documento che abbiamo esaminato e discusso con una serietà e un’attenzione che mi ha quasi imbarazzata… io l’ho scritto perché a una “certa età” ho imparato che è meglio che le cose me le scriva altrimenti me le dimentico… ma loro lo hanno apprezzato per chiarezza ed utilità… Lorenzo addirittura (via e-mail) mi ha scritto: “complimenti per il documento così chiaro ed impostato in poco tempo!”

GRAZIE RAGAZZI!

GRUPPO FOTORANGE (a cosa fare attenzione)

Punto 01 (Schedina HD capiente - Batteria carica)
Innanzitutto controllate di avere una schedina HD capiente, almeno 2 Gb (meglio se 4-8 Gb) e mettete sotto carica la batteria il giorno prima se non ne avete una di ricambio.

Punto 02 (obiettivo)
Durante la gara non avrete il tempo di cambiare l’obiettivo, quindi sceglietene uno e tenete sempre quello sulla Reflex. L’obiettivo ideale è uno zoom che vi permetta di cambiare l’inquadratura velocemente privilegiando il formato teleobiettivo.

Punto 03 (Impostazioni di menù della macchinetta) - opzionale se ne siete capaci -
3a - Controllate l’impostazione della risoluzione della macchinetta, ovvero se siete in possesso di una schedina HD capiente (4-8 GB) impostate la macchinetta sulla massima risoluzione disponibile, altrimenti fermatevi un gradino sotto.
3b - Impostare (se disponibile) la rotazione automatica dell’immagine, ovvero quando farete delle foto verticali la macchinetta le ruoterà automaticamente per farvele vedere nell’orientamento giusto, in questa maniera mi farete risparmiare molto tempo quando andrò a metterle in fototeca (altrimenti dovrò ruotarle una per una).
3c - Azzerare la numerazione dei file della macchinetta per non perdere la cronologia degli scatti, ovvero i file devono partire dalla numerazione 0001 circa, altrimenti mi potreste creare dei problemi di sequenza cronologica.

Punto 04 (Impostare tempi e diaframmi)
La fotografia sportiva ha due problemi alla base a cui fare attenzione: riuscire a non far venire le immagini mosse visto che i soggetti sono in movimento rapido e mettere a fuoco il più possibile (profondità di campo).
Se la vostra Reflex ha la funzione “sport” (la trovate in genere nella rotella dei tempi) selezionate assolutamente tale funzione, in questa maniera la macchinetta sa di dover impressionare delle immagini in movimento e regolerà da sola tempi/diaframmi/ASA-ISO.
Se non avete tale funzione dovete impostare la macchinetta sulla “priorità dei tempi” (selezionate la lettera S sulla rotella dei tempi) e scegliete come tempo 1/1000 in questa maniera eviterete sia il mosso dell’atleta che passa, sia il mosso che può procurare il movimento del vostro corpo che ruota se seguite fisicamente il passaggio dell’atleta.
Se la giornata non dovesse essere di sole e se quindi doveste avere poca luce potete abbassare il tempo a 1/500 ma in questo caso dovete stare FERMI, ovvero non dovete fare movimenti bruschi, altrimenti vi verranno mosse a causa del vostro movimento, in alternativa potete alzare la sensibilità degli ASA/ISO ad almeno 400 o entrambe le cose, regolando di conseguenza la velocità di scatto.

Punto 05 (messa a fuoco)
Ovviamente la messa a fuoco deve essere impostata in automatico (non avreste il tempo di farlo manualmente). In genere le Reflex digitali danno la possibilità di scegliere se mettere a fuoco automaticamente un punto centrale del fotogramma o più punti contemporaneamente. Se avete messo l’impostazione “sport” lasciate l’impostazione che la scelta darà in automatico, se avete impostato la “Priorità di tempi” (S) conviene mettere “più punti di fuoco” (la macchinetta farà
una media delle distanze) perché alla Maratona raramente riuscirete a selezionare un soggetto singolo.

Punto 06 (profondità di campo)
La profondità di campo è quanto riusciamo, con le nostre impostazioni, ad avere a fuoco nel nostro fotogramma.
Fondamentale è riuscire a non farle mosse… quindi se la giornata non è abbastanza assolata dobbiamo accontentarci e adottare due trucchetti:
1 - mettersi il più possibile paralleli rispetto ai soggetti che andiamo a ritrarre
2 - usare poco il teleobiettivo (perché tale inquadratura ha bisogno di molta luce), ovvero useremo lo zoom, (se abbiamo uno zoom ad esempio 24-200) più verso i 50 che verso i 200.

QUALSIASI IMPOSTAZIONE SCEGLIATE AVENDO DELLE DIGITALI FATE IN OGNI CASO PRIMA DEGLI SCATTI DI PROVA IN BASE ALLA LUCE CHE AVETE REALMENTE A DISPOSIZIONE E GUARDATE SE IL RISULTATO È SODDISFACENTE.

Punto 07 (la scelta della postazione)
Qualsiasi postazione scegliate lungo il percorso della maratona guardate da dove viene la luce e cercate se è possibile di non avere mai il sole contro perché falsa l’esposizione (a meno che non sappiate impostare la funzione “meno due stop” che è difficile spiegarvi ora). Se non avete la possibilità di avere il sole a favore basta anche avercelo laterale… basta, insomma, che non venga proprio nell’inquadratura.

Punto 08 (scatto multiplo)
Se scegliete una postazione a pochi km dalla partenza impostate lo scatto multiplo (se lo avete è una funzione da impostare da menù!) perché come saprete nei primi km sarete sopraffatti dalla quantità di gente e non farete a tempo a fotografare tutti… lo scatto multiplo velocizza la velocità di scatto ed immortalerete facilmente il fiume umano che vi travolgerà!

Punto 09 (l’inquadratura)
Risolte e automatizzate tutte le impostazione tecniche potete finalmente dedicarvi all’inquadratura. Se potete muovervi (e non siete costretti dietro a una transenna) cercate di evitare di “sporcare” l’inquadratura con pali o brutture stradali varie… siete dei podisti quindi muovetevi rapidamente sul percorso per fare la vostra inquadratura, scattare e poi tornare a lato per non ostacolare gli atleti in gara. Il nostro obiettivo è “immortalare” i nostri Orange nella loro impresa e quindi concentratevi sulle canotte Orange anche se non conoscete chi le indossa.
Le foto “paesaggistiche” del fiume umano che corre vanno bene, ma se potete, cercate di riempire totalmente il fotogramma con il nostro “soggetto” Orange.
Ricordate da podisti, che una bella foto per un’atleta è quella in cui lo ritraete nel suo “gesto atletico”, ovvero con entrambi i piedi sollevati da terra… quindi se vedete arrivare un Orange da “solo” privilegiate l’inquadratura verticale, riempite in fotogramma con l’immagine intera del nostro atleta e fate più scatti in sequenza per cercare di immortalare il momento fatidico in cui entrambi i piedi saranno sollevati da terra.
Se invece, come probabile, vedete arrivare “più orange” insieme. Privilegiate l’inquadratura orizzontale per immortalarli insieme nel loro gesto atletico.
Potete anche decidere di inquadrare solo il volto espressivo o il mezzo busto se vi ispira, o se la situazione vi obbliga… alla base dovete divertirvi e contribuire a dare un ricordo ai vostri amici Orange.
QUESTI CHE VI SCRIVO SONO SOLO CONSIGLI, MA I FOTOGRAFI SIETE VOI!

Punto 10 (vestitevi Orange)
Importante è indossare abbigliamento di squadra in modo da essere riconosciuti dagli Orange che così vi saluteranno, e per non essere “infastiditi” dai fotografi ufficiali e dal servizio d’ordine che così vi riconosceranno come “ Podistica Solidarietà”.

BUON DIVERTIMENTO A TUTTI E GRAZIE!!!

Esaminati tutti i punti, ecco che Salvatore organizza cavalletto e macchinetta per la mitica Foto di Gruppo dei Fotorange presenti e poi collochiamo le figurine Panini dei Fotorange, da me preparate, sul percorso di gara decidendo le postazioni e aggiungendo come Fotorange anche Lisa Magnago, Francesco Venditti e Rinaldo Ceccotti (che come pace maker si porteranno una macchinetta dietro), Loretta Demofonti (con la sua compatta nelle zone centrali) ed il nostro mitico presidente Pino Coccia (che ha da sempre la sua postazione al Colosseo).

In ultimo, nel salutarci “impongo” la “legge di Pat”… baci e abbracci al posto delle strette di mano … e tanti … GRAZIE RAGAZZI! SIAMO GRANDI!

QUESTO È … ESSERE ORANGE … ANCHE QUANDO NON CORRIAMO!
Buona Maratona a tutti!


Pat

Pat



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