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I tasselli del mio primo (unico e ultimo) IRONMAN 70.3
di Paolo Angiolillo, 25/10/2015

I tasselli del mio primo (unico e ultimo) IRONMAN 70.3

A chi non è mai capitato di soffermarsi davanti qualche immagine in TV dell’IRONMAN?? Così 2 anni fa, per curiosità inizio a praticare il triathlon, perché non essendo un corridore, ne un nuotare e tantomeno un ciclista ho tutte le carte in regola per provarci!!
Lo scorso anno divento un tesserato della sezione Triathlon della Podistica Solidarietà; faccio parte di una squadra di triathlon, dove sono orgoglioso di farne parte!! Inizio a fare qualche gara, fino ad arrivare all’olimpico di Ostia!!
Nel periodo invernale, come al solito mi dedico alla mia passione, ovvero allo sci, fino ad arrivare ad aprile di quest’anno; dove realizzo che da 2 anni e mezzo non ho avuto più nessun infortunio grave, e ‘sta cosa dell’IronMan inizia a ronzarmi per la testa…..no, vabbè, è una pazzia, con queste caviglie non ce la potrò mai fare, lasciam perdere!!
Inizio maggio 2015: alla fine di una corsa podistica, incrocio una ragazza con la maglietta dell’Ironman di Miami….scambio un paio di battute, e poi mi dice: “E’ un’esperienza da provare una volta nella vita, a ‘sto punto va fatta come si deve!!”
6 maggio 2015: vado sul sito dell’IronMan di Miami, navigo un po’, guardo il portafogli sulla scrivania, la carta di credito è li in vista....CLICK!!! Ecco l’ho fatto mi sono iscritto!!! Mi sono iscritto all‘ironman di Miami del 25 ottobre!!! E mò??? “Aho, male che vada mi prendo un po di sole a Miami Beach!”
Non sono mai stato un triathleta, ma qualche cosa di sport in vita mia l’ho fatto e a 42 anni, conosco il mio corpo, i miei limiti, i miei punti di forza, le mie debolezze e soprattutto ho la consapevolezza di avere 2 caviglie che non so se reggeranno 21 km!! E piano piano si comincia con gli allenamenti programmandomeli da solo, settimana in settimana, senza seguire nessun tipo di tabella, libro, preparatore, nutrizionista, fregandomene dei modelli di scarpa, del numero di rapporti che ho sulla bici; corro, sudo, fatico, mi diverto, mi alleno a modo mio!! Non ho nessun garmin o simile (mi rifiuto di averlo), lo sport è libertà e sensazione!!
Ogni uscita in bici, capisco che è un piccolo tassello, e inizio a macinare km ma solo in percorsi dove il traffico non c’è, lontano dalla città!
Poi i tasselli del nuoto, le vasche fatte in piscina… poi finalmente al mare!
E poi i tasselli quelli più pesanti, quelli della corsa…..dove le gambe, non vanno, dove le caviglie fanno male, dove ho paura di prendere un storta e finire tutto!
Ma la grandezza dello sport ha la capacità anche di unire…. e allora mentre corro al centro sportivo, mi trovo spesso in compagnia e gli incoraggiamenti, sorrisi, consigli e battute fanno sembrare meno pesante la fatica! E mi rendo conto che i tasselli sono anche loro, gli amici, quelli che ti trascinano negli ultimi metri di un allenamento e che ti accompagnano da fine agosto per tutti gli allenamenti!!
Inizio settembre, metà settembre: le distanze si allungano, i combinati diventano pesanti e la sera si va a letto presto, perché sono stanco; però, ci stai, inizi a capire che se po’ fa!! Se po’ finì!! Le gare cui partecipo, sono sempre finalizzate a una sola data…. Il 25 ottobre!!! Che ansia!!! manco fosse la data del matrimonio!!!
20 settembre: finisco la mezzamaratona di Ceprano, malgrado i dolori alle caviglie!!
27 settembre: olimpico di ostia, 10 minuti in meno rispetto lo scorso anno, malgrado 39 di febbre 2 giorni prima della gara!
11 ottobre: percorso della Gran Fondo di Roma…..dopo 120 km di bici, avevo voglia di pedalare ancora!!
Ecco i tasselli della bici, del nuoto e della corsa sembrano esserci… manca poco!
Rifiniture, penso a come affrontare la gara… cresce l’ansia, e la paura!!! Penso a tutto, affinché tutto si incastri, affinché tutti i tasselli vadano nel posto giusto!! Ma ci sono tutti i tasselli??
Mercoledì prima della gara si parte….e mi presento in aeroporto con la borsa rigida per la bici (grazie al negozio di Triathlon Evolution!) pe’ salire sull’aereo!!
Manca ancora qualche pezzo, ancora qualche tassello….ma non so manco più quale manca! ANSIA! Ormai sto sull’aereo….anzi sono arrivato! “Ahò…ma qua a Miami fa sempre così caldo??”
Poi capisco qual è il tassello che manca, quello degli amici che ti ospitano a Miami, quelli degli amici che ti fanno sentire a casa tua dopo solo 5 minuti che sbarchi dall’altra parte dell’Oceano! Quelli che non ti fanno sentire la paura e l’ansia della gara, e che ti preparano un piatto di pasta come se deve!! Ecco qual è il tassello per completare il puzzle ipotizzato 2 anni fa e iniziato a costruire 5 mesi prima!!
24 ottobre: porto la bici in zona cambio……sembra che sto col triciclo, mai visto così tante bici spaziali, qua sembrano tutti grossi e cattivi!!
Per fortuna la tecnologia riesce a diminuire le distanze con l’altra parte dell’oceano, (Roma) c’è qualcuno che ti supporta, che ti sta accanto, e la tecnologia riesce a diminuire le distanze!!
25 ottobre: ANSIA!!!!. E’ il giorno della gara!! Dalle 3 di notte non dormo più!! ANSIA!! Colazione alle 5… ANSIA!! La mattina alle 6 sto in zona cambio, in un baia di Miami con il sole che sorge, l’ansia che cresce ( ancora di piu????), vorrei solo che finisse tutto il prima possibile! Non voglio star qui!! “ma ce farò a finirlo??”
8:35: muta vietata! (sigh!) in attesa della partenza…… mi tuffo in acqua!! 2 minuti prima del via….mi guardo intorno….sto in acqua fra poco si inizia….faccio un bel respiro….è passato tutto!!! Basta!! Ora si raccoglie tutto quello che ho fatto!). L’ansia scompare e rimane solo l’adrenalina!!! L’adrenalina dello sport!! Sono rilassato, mi viene da ridere, anzi rido, sono contento!! E’ proprio il posto dove voglio stare in questo momento!!
Si parte…….nel nuoto e nella bici, sono molto concentrato, ma principalmente mi diverto, poi il divertimento si tramuta in fatica nella corsa, fino a diventare sofferenza negli ultimi 6-7 km, ( salite, dolori alle caviglie, caldo e umidità!) ma negli ultimi 300 metri ritorna il sorriso….. e in 5h 44 m e 42 secondi finisco il mio primo ( e ultimo ) IRONMAN, classificandomi tra i primi mille su 3400 atleti!!!!
Le sensazioni della gara quelle sono mie.…però ho capito che la gara è iniziata molto, molto prima….. e la gara più bella è sempre quella dento noi stessi!!!! Malgrado è una gara “solitaria”, mai come questa volta ho sentito il supporto di così tante persone, che vorrei ringraziare, perché sono riuscito a terminarla grazie a loro!!
Ora la mia carriera di triathleta finisce qui (non è una grave perdita per questo sport!!), le mie caviglie non mi permettono di allenarmi come si deve….un ringraziamento a tutta la squadra della Solidarietà e a tutti i “tasselli” di un puzzle che ho chiamato IRONMAN!




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