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AISM 45502
di Roberto Mengoni, 08/03/2010

Dario, Antonio, Alessandro, Edwige e Marco

Dario, Antonio, Alessandro, Edwige e Marco

Cerco di riordinare le sensazioni della serata, partendo da quelle più semplici.

Percorrere il tunnel che porta alla pista dell’Olimpico è stato un lungo brivido, panico mescolato all’ebbrezza. Ci siamo avvicinati all’uscita con una certa cautela, guadagnando un passo alla volta, come se non avessimo diritto di essere lì.

In fondo, eravamo solo una dozzina di atleti della Podistica Solidarietà, una piccola società di appena 600 corridori, di fronte a 60 mila persone. Macché, eravamo faccia a faccia col sistema calcistico-televisivo.

Ogni punto del nostro percorso iniziativo verso il fatidico giro di pista ci ricordava con chi avevano a che fare. In una serata di grandi nomi e grandi soldi, in campo c’erano forse un centinaio di milioni in gambe e muscoli.

Le macchine fotografiche e le telecamere erano tutte puntate sul prato. Noi eravamo una dozzina di turisti che si guardavano intorno meravigliati, troppo felici di essere lì a farci fotografie con lo sfondo della Curva Sud.

Avevamo con noi una maglia bianca, un numero e un nome. Il numero: 45502. Serve a regalare due euro con un SMS all’Associazione Italiana Sclerosi Multipla. Il nome: Alessio Guerri, malato di sclerosi multipla. E’ un tipo con cui attaccare bottone sull’autobus, un corridore che troveresti allo stadio a fare ripetute, che ti ispira subito simpatia (sarà l’accento marchigiano?) e lo seguiresti subito in qualche follia. Due anni fa fece davvero il matto.

Ha smosso letteralmente mari e monti per correre 300 chilometri da Iesi a Roma, per dimostrare che, anche se la malattia è ancora forte, troppo forte, la si può combattere. Sabato sera abbiamo percorso un giro di pista con lui. Abbiamo ricevuto molti applausi. Abbiamo interferito per cinque minuti nel carnevale della grande sfida, del grande calcio e dei bigliettoni da cinquecento euro.

Non so quanti all’Olimpico si siano accorti di noi. Pochi si ricorderanno di Alessio e dell’AISM dopo una partita deludente. Ma si comincia dai piccoli gesti. In fondo anche una maratona comincia con un passo. E anche una piccola società di 600 persone può fare la differenza.


Roberto Mengoni

Roberto Mengoni

Evento: Una Gardenia per l'AISM nello Stadio Olimpico (06/03/2010)



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