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Lo spirito di squadra...
di Alessandro Todde, 20/09/2016

Ci sono momenti in cui il peso della responsabilità si fa sentire... altri momenti in cui lo stato di incoscienza prevale su tutto quello che ti circonda, riuscire ad isolarsi e rimanere concentrati è essenziale per evitare di disperdere le energie e focalizzarsi sull'obiettivo da raggiungere...

È sabato pomeriggio,
la nostra squadra è schierata per l'ennesima volta per percorrere le 12 ore della staffetta che ogni metà settembre viene proposta nello stadio Nando Martellini in ricordo di Alberto Rizzi, medico romano del Pronto Soccorso dell´Ospedale Grassi di Ostia, grande sportivo ed appassionato ciclista, tragicamente travolto ed ucciso nel 1995, mentre era in sella alla sua bicicletta sulla via Ardeatina, da autocarro.
Prima di uscire di casa controllo gli aggiornamenti della gara che è partita questa mattina alle ore 8:00 con in prima frazione il nostro Puma (al secolo Gianluca Corda), ma quando varco la soglia dello stadio, vengo proiettato brutalmente nella realtà che si sta vivendo: siamo passati dalla prima posizione alla seconda posizione in classifica, la squadra avversaria (Planet Sport Running) è stata sempre dietro per tutta la mattinata, per poi sferrare il proprio attacco nelle frazioni dell'ora di pranzo.
Il coach non è molto contento (a dire la verità non è mai contento) e rivolgendosi a me mi dice: "se fai parte della squadra TOP minimo devi garantire 36 giri altrimenti è inutile", parole che rimbombano nella mia testa, fortunatamente conosco il temperamento di Forrest e so che questo è uno sprono a fare sempre meglio.
Resto in attesa del mio turno e nel frattempo incito i miei compagni di squadra che si accingono ad affrontare la frazione dalle 15 alle 16, anche Forrest è li e il mio incitamento è sempre più incalzante.
Poi si avvicinano le 15:30, giunge il momento di iniziare il riscaldamento, espleto questa prassi fuori dallo stadio, voglio isolarmi un po’ da tutto quel fracasso, voglio cercare la giusta concentrazione.
Finito di riscaldarmi sistemo gli ultimi dettagli e faccio ingresso nella zona mista, dove altri atleti come me sono in attesa di iniziare la propria fatica, i minuti scorrono e con gli ultimi allunghi preparo le mie gambe per l'ingresso in pista.

Lo speaker grida forte: "tre, due, uno, via!" sono davanti a tutti, il coach mi urla di non forzare troppo all'inizio: "se devi forzare, lo devi fare dopo metà gara! non adesso!" ma oramai sono in ballo e conduco in testa i primi due giri con un ritmo frizzante (compreso fra 1'29" e 1'34") poi piano piano mi lascio sfilare dai primi e cerco di portare avanti un'andatura costante.
Questa gara non puoi ragionarla in giri ma devi riferiti al tempo che passa, infatti ogni giro è poco meno di due minuti che passano, una frazione irrisoria di tempo, le mie gambe sembrano girare bene, ma noto una piccola flessione nella prestazione che mi porta a girare a 1'40".
Dagli spalti il buon Dario Vaccaro mi scandisce tutti i passaggi e mi da uno stimolo per cercare di non rallentare troppo, infatti dopo essere rallentato vistosamente mi riallineo alla velocità di crociera che si assesta intorno ai 1'38" al giro.
Il tempo sembra scorrere lentamente, come se si fosse catapultati in un pozzo gravitazionale dove il tempo rallenta in modo estremo, poi quando mi accorgo che il 18-esimo passaggio coincide con 29'12" capisco che l'impresa è possibile.
Nel mentre cerco di divincolarmi fra un nugolo di partecipanti che corrono in maniera disordinata, alle volte devo sorpassare nello spazio ricavato fra le spalle di due concorrenti, altre devo uscire dalla mia orbita (prima corsia) e deviare verso la seconda, terza, addirittura quarta corsia, sembra di essere fra uno sciame di detriti cosmici senza controllo!

Giunto alla soglia dei 40' mi risveglio dal torpore dei passaggi da metronomo e cerco di dare nuovo impulso alla mia azione, l'effetto sui tempi è immediato e mi porta a girare sotto 1'37" nonostante la fatica nei muscoli delle gambe inizi a farsi sentire.
Poi ecco che vedo Gianluca Spinosa che mi incita e inizia a darmi indicazioni sul mio avversario: "lo hai a 100m è cotto!" recepisco il messaggio e cerco di dare nuova linfa alla mia azione, il cronometro segna 1'36", poi 1'35", spingo forte e cerco di resistere all'azione dell'acido lattico che inizia a pervadere il mio corpo.
Oramai siamo alla stretta finale, mancano pochi minuti e le gambe sembrano non volerne più, calo leggermente, poi quando mi accorgo che mancano poco meno di 1'40" alla fine capisco che il 37-esimo giro non è più un sogno ma una realtà da dover realizzare a tutti i costi.
Così dopo aver tagliato il traguardo del 36-esimo giro in leggero calo (1'37") parto con una progressione insperata, il mio diretto avversario è dietro e cerca di resistere ma l'aumento di andatura gli da il colpo di grazia, imbocco il rettilineo finale e mancano 20" do tutto quello che rimane dentro di me e dopo aver superato il traguardo di una 15-ina di metri sento lo sparo...

È finita!
poso il testimone, che nel frattempo mi avevano affidato a 10 minuti dalla fine e mi accascio al suolo cercando un po' di tranquillità, poi dopo aver ripreso fiato mi dirigo all'uscita e mi dirigo verso il gazebo.
Mano mano che mi avvicino vedo tutti volti sorridenti, mi danno il 5 e mi fanno festa, Raffaele Buonfiglio che mi grida: "sei stato grande! hai recuperato un giro alla squadra avversaria!"
In questo momento i complimenti che arrivano fanno sparire tutta la fatica e mi riempiono di emozione, senza pensare troppo alle prestazioni sono riuscito a dare un bel contributo alla mia squadra.
Finito il mio compito, dopo essermi docciato e ristorato, cerco di dare sostegno agli altri componenti della mia squadra, ma oggi sembra non essere la giornata vincente, infatti chiuderemo al secondo posto.

È domenica pomeriggio,
Ci ritroviamo in molti per partecipare ad una delle gare sociali che sanciscono la conclusione del Criterium Estivo: il Trofeo Podistica Solidarietà, magistralmente organizzato dal nostro inesauribile presidente ed amico Pino Coccia, lo scenario è quello del parco degli acquedotti all'interno del circolo sportivo della Banca d'Italia.
Occasione per incontrare molti volti della Podistica Solidarietà che per svariati motivi non sono riusciti a mantenere la mia martellante frequenza di gare (quest'anno quasi 50 ad oggi).
la giornata non è delle migliori e il cielo sembra minacciare pioggia, ma la mia speranza diventa una certezza quando le nuvole minacciose vengono sospinte via da un vento impetuoso che mette in crisi la stabilità dei gazebo montati per l'occasione (quasi a sancire l'avvicinarsi della fine della stagione estiva).
Le gambe oggi sono pesanti e durante il riscaldamento effettuato assieme a Paolo, subito capisco che le fatiche di ieri non mi permetteranno di poter effettuare una gara brillante (quanto meno allo stesso livello della staffetta), dopo la foto di rito (chiamata a gran voce dal Forrest) ci schieriamo per la partenza.
Questa volta non parto fra i primi, lascio spazio agli altri, vedo Paolo che si invola nel rettilineo ricoperto da un bel manto erboso e prende nelle primissime posizioni la prima curva, io cerco di controllare la mia posizione senza forzare troppo, in breve riesco a raggiungere Paolo e mi assesto dietro i primi.
Subito in testa si porta la coppia Liberatore-Osimani, le punte di diamante della Podistica Solidarietà, seguiti da Mauro D'Errigo, Simone Pietro Nascimben e Gianluca Corda, da lontano urlo il nome di Mimmo, oggi lo vedo molto bene, la preparazione per la maratona di Berlino sta dando i suoi frutti.

Il primo giro scorre via tranquillo con una media vicina ai 3'50"/km, mentre taglio il traguardo sento il presidente che cita le mie gesta alla staffetta, una bella gratificazione questa, poi proseguendo inizio a sentire le gambe che non vanno bene, molto affaticate non hanno smaltito le tossine di ieri, a metà giro vengo raggiunto da Paolo...
..."finalmente!" penso io, temevo che il suo periodo no continuasse ancora, invece oggi è di nuovo alla riscossa e in breve mi sorpassa, il suo passo è deciso e sciolto lo incito e mi lascio sfilare piano piano.
In questo momento mi rendo conto che la mia gara non sarà esaltante, dovrò cercare di limitare i danni, ma mentre passano i metri la sensazione sgradevole del perdere terreno lascia spazio all'appagamento...
...questa volta non è personale, ma è rivolto ad un compagno di allenamenti e di squadra che sta ritrovando le motivazioni e il giusto piglio, lo vedo correre e rimontare chi sta davanti a lui, mi sento tranquillo e posso continuare con il mio passo poco superiore ai 4'/km verso l'inizio del terzo giro.
In testa "Mimmetto" (come lo chiama Forrest) inizia a scavare un solco fra se e gli altri, il suo passo è sempre un bel vedere, dietro solo Osimani riesce a non perdere troppo terreno, io piano piano mi allontano da loro, il mio passo è troppo ingolfato per resistergli.
Ripassando il traguardo sento ancora Pino che rimarca la partecipazione di molti alla staffetta di sabato pomeriggio, poi mi allontano per affrontare questi ultimi 2 km, vengo sfilato da un avversario dopo l'altro, poi intravedo Paola Patta e la incito ad andare più forte, oggi è così il mio impeto viene dedicato agli altri.
Vengo passato da Paola e poi da altri due avversari, verso la fine del giro mi accorgo che anche Annalaura Bravetti è in rimonta e dentro di me penso: "se riesce a raggiungermi cercherò di accompagnarla al traguardo", arrivo all'ultimo biscotto e scatta qualcosa dentro di me...
...vedo Annalaura ancora lontana, poi a poco più di 20 un altro concorrente che mi vede vicino e crede nella rimonta, in quel momento mi ricordo che non sono un tappetino su cui passare sopra, così negli ultimi 200 metri cambio passo in maniera molto decisa e taglio il traguardo onorando questa gara.
Normalmente dopo una prestazione brillante non potevo gestire al meglio il mio sorriso, invece oggi è diverso, riesco ad essere felice di quello che sono riusciti a fare gli altri, del resto il mio l'ho fatto ieri, ad ognuno il proprio tempo, tutti insieme per lo spirito di squadra.


Gara: Trofeo Podistica Solidarietà (TOP,CE) (18/09/2016)

SCHEDA GARA



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