home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

archivio Gare Fittizie


calendario Gare Fittizie


notizie gare podistiche


archivio gare podistiche


calendario gare su strada


calendario gare atletica leggera


calendario gare in regione


calendario gare all'estero


11 consigli per la maratona


archivio notizie

Al di là dei propri limiti.
di Theresa Dyer, 17/01/2010

Elisa Tempestini

Elisa Tempestini

Ho iniziato a correre circa 15 mesi fa. Ricordo la prima volta molto bene: avevo scaricato un programma di corsa/camminata dall’internet e come prima uscita dovevo camminare per 5 minuti poi correre per 2 minuti e ripetere tutto tre volte. Quei 2 minuti di corsa mi sentivo morire, senza fiato, col cuore in gola, le gambe pesanti... Oggi invece ho completato la mia prima gara di 15 km del Trofeo Lidense. Ma si tratta della stessa persona? Sicuramente quando stavo agli inizi non pensavo mai di riuscire a fare tanto, come oggi vedo una maratona come improponibile, ma è proprio questo il punto: la meraviglia di come riusciamo a superare i propri limiti (veri o autoimposti), ottenendo dei risultati personali mai sperati. Che senso di orgoglio, ragazzi!

Ancora una volta, questa gara mi ha confermato quanto sia importante la testa, a parte la forma fisica.
Sono nata nel segno dell’Ariete e sono, per metà, abruzzese: di cocciutagine ho da vendere! E questo torna molto utile quando si tratta di decidere di completare la distanza, cioè di non permettersi di mollare, di credere fino in fondo che ce la farai, nonostante tutto.

Abituata (per modo di dire!) alle gare di 10 km, avevo bisogno di una ‘strategia psicologica’ che mi trascinasse quei 5 km in più. La mia trovata è stata questa:
ai 3 km ho pensato ‘bene, devo solo ripetere questa distanza altre 4 volte!’. Al punto ristoro ai circa 5 km, ‘ecco, mancano solo due terzi adesso!’. Al punto ristoro ai circa 10 km ho apprezzato l’incoraggiamento degli adetti all’acqua e ho pensato ‘beh, le gambe reggono, il parco è stato bellissimo, manca solo un terzo’ e lì il conto alla rovescia è diventato entusiasmante. Addirittura, il senso di soddisfazione personale (o saranno state le endorfine?) mi ha permesso di tirar fuori anche qualche sprint finale.

Le sfide personali non finiscono qui. Questi 15 km sono una tappa verso la mezza maratona di Roma Ostia e allora giro la domanda a voi: quali strategie usate voi, amici podisti, che avete più esperienza e più conoscenza del podismo di me?

Buona corsa a tutti!


Theresa Dyer

Theresa Dyer

Gara: Trofeo Lidense (17/01/2010)

SCHEDA GARA



File Attachment Icon
dyerlidense.jpg
File Attachment Icon
tempestinilidense.jpg