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Swiss Skyrunning?
di Filippo Neri, 08/06/2009

Forse non rientra proprio nella definizione stretta di “Skyrace” ma quella di sabato 6 giugno in Liechtenstein e’ stata di certo una delle gare più dure mai fatte, Ironman incluso.
In settimana avevo programmato di fare un lungo allenamento nel week end di 25-30km e così ho cercato su internet che gare si svolgevano e ho scoperto questa LGT Alpin Marathon in Liechtenstein, molto famosa per la 42km (maratona intera) ma che proponeva anche una Half Marathon Plus di 25.4km: perfetto!

Osservo il profilo e la “salitella” tra il 10^ e il 20^ km mi preoccupa un po’ ma l’idea era quella di andare la’ e farsi un lungo in compagnia in un bel paesaggio.

Prenoto un hotel e venerdì pomeriggio parto alla volta del Liechtenstein che si trova a 130km da casa mia a Zurigo. Già nella parte finale del viaggio sono entrato in zone che ritengo le più belle della Svizzera ossia quelle al confine est, nei pressi dell’Austria e Liechtenstein appunto. La zona e’ anche chiamata Heidiland, dove molti turisti vanno a vedere le “terre di Heidi” e dove hanno anche riprodotto la casetta stessa del cartone animato!

Insomma vado diritto come prima cosa a iscrivermi e prendere il pettorale e il meteo era ottimo così come lo e’ stato nelle ultime 2 settimane. Purtroppo le previsioni davano peggioramenti in serata e diluvio per tutto sabato. Insomma stavo con le dita incrociate anche perché il cielo la sera prima era ancora sereno…

Preso il pettorale vado in un hotel, devo dire, splendido, tutto in legno con una veduta sulle montagne mozzafiato. Era gestito da un napoletano (come ti sbagli???) col quale mi sono intrattenuto la sera e la mamma ha cucinato gli gnocchi! Eccezionale devo dire come scelta.

La cosa preoccupante e’ stata che già per andare all’hotel, ho dovuto percorrere una strada stretta in salita che non riuscivo a fare in seconda! Era talmente ripida che la macchina a volte si puntava. Il napoletano mi ha spiegato che sarei passato per queste salite all’indomani. Alche’ la salitella della figura sopra cominciava davvero a preoccuparmi!

Nell’hotel ci stava gente da tutto il mondo, venuta apposta per la gara che dicevano essere bellissima per il paesaggio. Insomma le recensioni che avevo letto e che stavo sentendo mi davano una grande motivazione all’approccio alla gara.

Ore 5.30 sveglia e preparazione rituale alla gara. Alle 6 scendo e faccio colazione rapidamente e mi dirigo dritto verso il parcheggio di gara. Là e’ iniziato il diluvio e non e’ più terminato fino alla fine della giornata. L’aria però era piuttosto calda già di prima mattina per cui sono partito con canottiera e pantaloncini senza preoccuparmi minimamente di cosa mi stava aspettando in cima all’arrivo.

La partenza come potete vedere dalla figura era attorno a 600 metri di altitudine e l’arrivo a circa 1800 metri con gran parte della strada in asfalto ma anche con parti nel bosco, sassoso oppure totalmente off road.
Non sapevo che ritmo impostare nei primi 10km in pianura così mi sono prefissato un ritmo molto rilassato a 4’10”/km, ossia circa 10”/km più lento che in una maratona.
Già in questa fase ho visto molte donne partire più veloce e gente che conoscevo partire nettamente con un passo più rapido ma dentro di me pensavo che erano i soliti che si lasciano prendere in partenza.

In effetti riprendo tutti questi già all’ottavo km senza forzare il passo come impostato di partenza. All’ottavo km riprendo una ragazza (terza poi alla fine della 42km) che era già in affanno e, visto il pettorale, non potevo immaginare come potesse arrivare alla fine della 42km…

Il paesaggio e il supporto della gente e’ stato notevole già nei primi 10km che finivano al centro di Vaduz, la capitale. Proprio al passaggio dei 10km, ci stava il tappeto per il rilevamento del primo parziale e subito dopo iniziava la salita… una salita che mi ha accompagnato per più di tutta l’ora successiva!

Non riuscirò mai ad esprimere le sensazioni che si vivono in 10km di continua salita al 10-12% di pendenza, senza soste o quasi, sempre correndo e mai camminando… sotto al diluvio e in mezzo alla nebbia che ci ha avvolti dal 15esimo km come in un film fantozziano (ricordate il colle del Diavolo????).

Non sapevo che passo tenere sulla salita ma sono andato col cardiofrequenzimetro impostando il passo in maniera tale che avevo un battito tipo mezza maratona. Diciamo che i primi 3km di salita, seppure dura, sono andati via bene, poi… la schiena cominciava a fare male per la postura curva che stavo assumendo e ogni tanto cercavo di correre eretto ma non ci riuscivo, tanta era la pendenza!

A un certo punto verso il 15esimo km si e’ entrati in un bosco che praticamente mi sembrava di stare al buio per via di quanto era fitto il bosco e perché il cielo era nuvoloso, ma per lo meno ci riparava dalla pioggia!
Le vere difficoltà fisiche e mentali sono iniziate al 17esimo km quando le gambe cominciavano ad essere provate e ho iniziato a sentirmi… stanco! Mi succede raramente di pensarlo ma stavolta l’ho pensato. Ero stanco, sì lo ero. Non avevo portato con me ne gel o barrette o borracce ma ogni tanto vedevo qualcuno che aveva la borraccia e me la passava perché i rifornimenti erano ogni 5km ma qui, fare 5km significava più di mezz’ora! Troppo tempo e troppa sofferenza per aspettare un sorso d’acqua.

Il cartello più brutto? Penso quello del 19esimo km. Le gambe mi si stavano piegando e sentivo che i muscoli tremavano per la fatica ma credo più per la continua spinta di cosce che dovevo fare per la salita e ho iniziato ad avvertire giramenti di testa. Ho iniziato a vedere bianco davanti a me e dovevo assolutamente bere. Per fortuna un posto di rifornimento era proprio vicino, poco prima del 20esimo e mi sono tirato su con un bicchiere di coca cola. Proprio in quel momento, la ragazza passata all’ottavo km, mi ha passato come un treno! Ho pensato…impossibile che e’ lei… e invece era lei! Andava su come un carro armato e allora mi sono imposto di seguirla anche perché la salita stava finendo e dalla cartina ricordavo che il cartello del 20esimo doveva essere la fine della salita…. niente! ancora 1km di salita mi dicono da bordo strada…

Insomma e’ stato un calvario ma il brutto e’ stato che quando finalmente abbiamo scollinato, le gambe in pianura non ce la facevano più. Una sensazione stranissima di gambe morte e abituate a correre in salita che sembrava non andassero più in discesa…

Sono bastati però 500 metri per riaccendere i motori e andare giù a strapiombo fino al traguardo dei 25.4km che ho tagliato quarto di categoria e 14esimo assoluto con 2h19’. Presa come gara, avrei potuto fare meglio ma chissà quanta sofferenza in più!

www.lgt-alpin-marathon.li/cfdocs/cmsout/admin/index.cfm?groupid=187&mandid=1&meid=288&
Sono arrivato stremato, congelato ma felice di una esperienza fantastica, in un posto dal paesaggio idilliaco e anche di aver compiuto quasi una impresa nel mio piccolo.
Date una occhiata a queste diapositive online…
www.swiss-image.ch/slideshow/?event=lgtalpinmarathon2009

Ora il prossimo appuntamento e’ per venerdì prossimo 12 giugno, a Biel, con la mezza maratona di notte al buio, da correre con le lampade in testa.

Saluti a tutti, Filippo


Filippo Neri

Filippo Neri

Gara: LGT Alpin Half Marathon Plus (06/06/2009)

SCHEDA GARA



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