home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

archivio Gare Fittizie


calendario Gare Fittizie


notizie gare podistiche


archivio gare podistiche


calendario gare su strada


calendario gare atletica leggera


calendario gare in regione


calendario gare all'estero


11 consigli per la maratona


archivio notizie

Il Passatore e' una fede
di Paolo Reali, 28/05/2014

Ha raggiunto i 42 anni una delle gare piu’ affascinanti che si conoscano: la 100 Chilometri del Passatore detta la corsa più bella del mondo, che tutti i podisti italiani e non, almeno una volta nella vita devono provare a portare a termine , come recita il volantino della manifestazione “IO C’ERO” Per la terza volta mi accingo a a correre questa “Olimpiade della follia” come la battezzò Franco Chiavegatti inviato del ‘Corriere della Sera’ il 28 maggio 1978 ma, questa corsa e’ una fede o ci si crede o e’ meglio starsene a casa e’ predominante su tutte visto che e’ diventato ormai un appuntamento quasi d’obbligo trailers compresi.
Siamo in quatto a partire da Latina; i soliti’’ noti’’, io , Aldo, Enrico e Luciano, alla stazione ci viene a salutare il mitico Cristian reduce dalla nove colli la settimana prima ove, e’ rientrato nella schiera degli eletti delle 30 ore che, dall’alto della sua duecentesca esperienza ci da il suo viatico.
E finalmente eccoci a Firenze ove ci accoglie una splendido che si rivelerà poi fatale per gli atleti, ci sono tutti i compagni delle trascorse merende vuoi sulla strada che fra i sentieri, gli arditi della Podistica Solidarieta’ altri conosciuti su FB ai quali finalmente possiamo stringere la mano. Ed è solo l’inizio di questa meravigliosa avventura. Si parte.
Il contorno fa venire i brividi; ali di folla al nostro passaggio non esitano a scaldarsi le mani per applaudire, bambini che ci salutano porgendo il "cinque". La strada inizia a salire e si sente tutta sulle gambe ancora fredde , Arriva Fiesole citta’ "di quello ingrato popolo maligno", che ci saluta al passaggio, le emozioni sono forti, si aprono ai nostri occhi scorci panoramici sulla citta di Firenze che Chiara non può vedere ma sentire tramite il calore trasmessole dai sui compagni che l’accompagnano.
Si arriva all’agognato 35° kilometro di Borgo san Lorenzo ove ritrovo Aldo e Gennaro, il sole si abbassa e approfittiamo di un piatto di provvidenziali penne all’arrabbiata offertaci da un ristoro "abusivo". Ripreso a correre mentre ero solo con i miei pensieri inaspettatatamente mi sento chiamare, sono Maria e Fabrizio che vanno al trail della Margherita una gioia che mi sprona. Ma c’e’ troppo da distrarsi, la salita inizia, il Passo della Colla e li e non perdona , non e’ difatti il punto di arrivo come dicono molti, una volta scollinato "e’ fatta poi e’ discesa",no : e’ li che il Passatore ci mette alla prova , e li che si concentra tutto, la notte il freddo i dolori, la solitudine dell’ultramaratoneta e’ li che ti attende. Ne ho affrontate tante e non mi scoraggio affatto anche perche’ gli inconti sono tanti, le indefesse Paola e la Veterana assoluta con la lettera maiuscola Angela.
La stessa scena vissuta nelle scorse edizioni si ripete purtroppo, sin da li ultimi tornanti file di macchine che bloccano il passaggio, ambulanze a sirene spiegate pulman di traverso, atleti che urlano che mai piu’ faranno una gara del genere scagliandosi con l’organizzazione.
Nonostante tutti prendo la frontale, mi cambio la maglia e riparto nella confusione generale ma mi accorgo che le gambe sono dure, il ritmo in discesa non e’ piu’ quello di due anni fa, arrivo a Marradi e da quel momento inizia a far freddo nonostante le due maglie, ho la nausea, dolori ai piedi e alle gambe soffriamo maledicendo il giorno in cui mi sono iscritto ad una 100 su strada pensando che mai piu’ la correro’ ma come sempre torrnero’ sui miei passi. I crampi allo stomaco mi costringono ad alternare il passo con la corsa e non alimentarmi quasi piu’.
Solo l’incontro con due compagni di numerose avventure Davide ed Antonio mi da un po’ di conforto e non penso piu’ ai dolori avviandomi in loro compagnia. La strada ditta e larga non aiuta di certo ma e’ sufficiente alzare lo sguardo e osservare il cielo stellato maestoso, limpido e terso per commuoversi e sentire tutta la nostra piccolezza.
Nel buio, si sentiva il fiume scorrere sotto la strada,m è ’il Lamone, incrociato una trentina di chilometri più su, subito dopo avere scavallato il Passo della Colla, e poi ecco San Cassiano, Fognano, Brisighella con le loro case arroccate e chiese immerse nella quiete della notte. Albeggia ormai mancano circa dieci kilometri forse una serie di ampie svolte in leggera salita non permettono di vedere Faenza gia’ festante per l’arrivo di numerosi atleti, dal quinto ogni kilometro e segnato e iniziala la conta meno 5, meno 4 etc. .Il viale d’ingresso alla citta’ vede atleti che aumentano l’andatura, alcuni non ce la fanno e rallentano ma ormai e’ fatta si vede in lontananza il campanile della chiesa le arcate della bellissima piazza, il primo gonfiabile, l’arco con il timing finale la medaglia sofferta, e’ finitaaaa.


PAOLO REALI





Gara: 100 Km del Passatore (24/05/2014)

SCHEDA GARA



File Attachment Icon
pasgrande.jpg
File Attachment Icon
paspiccola.jpg