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Emozioni e riflessioni a... caldo!
di Maurizio Zacchi, 13/02/2011

Checco De Luca, Giorgio Meschini, Paola Patta, Marco Taddei e Piero Moscatelli

Checco De Luca, Giorgio Meschini, Paola Patta, Marco Taddei e Piero Moscatelli

La mia seconda gara, un'altra giornata di divertimento assoluto.

Sono riuscito anche a scendere sotto l'ora, migliorando il tempo della Corsa di Miguel nonostante quel continuo saliscendi, assolutamente inaspettato, nella seconda parte della gara.

Mi viene spontaneo ringraziare tutti i componenti dell’Atletica Collatina che hanno reso possibile la realizzazione di questa bellissima giornata di sport, una sorta di rivincita rispetto al traffico e alla frenesia che caratterizza la vita di tutti noi, sempre impegnati, sempre con lo sguardo puntato all’orologio, sempre convinti che senza di noi il mondo si fermerebbe.

Il ringraziamento più grosso va però allo staff della “Podistica Solidarietà” che con la sua organizzazione puntuale permette a tutti i podisti di godersi queste giornate al meglio.

E’ un lusso incredibile potersi iscrivere con un semplice “click”, lasciare la borsa dentro un gazebo e poi potersi cambiare gli abiti intrisi di sudore.

Sono coinvolto da tempo nell’organizzazione sportiva, nel mondo del calcio, e sono quindi assolutamente cosciente di quante energie mentali e fisiche servano per gestire una società con l’efficienza e l’efficacia con cui viene gestita la “Podistica Solidarietà”.

Oggi poi, nonostante la fatica, ho potuto notare cose che dalla mia prospettiva appaiono ai limite dell’incredibile. Ho visto correre podisti “non vedenti” e altri con evidenti problemi di disabilità fisica.

Queste immagini fantastiche mi hanno richiamato alla mente un’altra immagine che ho potuto osservare sabato scorso mentre mi allenavo nel “Parco delle Sabine”: una mamma che si allenava spingendo il passeggino, mentre il suo piccolo figlio dormiva beato. Tutto questo mi conferma che la maggior parte dei nostri limiti non sono nel fisico, ma nella nostra testa, e quando una persona vuole fortemente raggiungere un obiettivo riesce a raggiungerlo, superando tutti gli ostacoli.

Penso di avervi annoiato abbastanza e quindi vi saluto confermando il piacere e l’onore di correre con la canottiera arancione, sperando di non disonorarla con i miei “temponi”, ma so bene che la filosofia di questa società è quella di riuscire a coniugare le ambizioni dei tanti “top runner” che ne fanno parte, con le passioni di chi corre per puro divertimento e non assegna troppa importanza al cronometro.

Prima di concludere definitivamente mi piace descrivere un pensiero che ha attraversato la mia mente quando ho affrontato la salita al 9° chilometro e quando nella mia testa era entrata una vocina che mi diceva “ma chi te lo fa fare, fermati”. In quel momento mi è apparsa l’immagine di quel “pazzo” di Giuseppe Di Giorgio, che oggi, unico atleta della “Podistica e Solidarietà”, affrontava l’ultramaratona di San Benedetto: 50 Km sulla sabbia!


L'arrivo di Maurizio Zacchi

L'arrivo di Maurizio Zacchi

Gara: Corriamo al Collatino (13/02/2011)

SCHEDA GARA



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