E’ stata una fantastica festa dello sport, del podismo, dell’amicizia, della città di Roma e della Podistica Solidarietà.

L’edizione “0” della RomaMezzamaratona, organizzata dall’Italia Marathon Club, è stata un successo con ben 3.000 amanti della corsa iscritti alla gara e che alle ore 23 di sabato hanno dato vita ad una delle gare più belle e più spettacolari dell’intero panorama podistico romano e nazionale.

Partenza, dopo non poche variazioni di percorso, da via dei Campi Sportivi, lungo tratto sulle sponde del biondo Tevere con Ponte Milvio e Ponte Duca D’Aosta, quindi di slancio verso Piazza delle Belle Arti fino a Piazzale Flaminio, immersione nel semibuio di Villa Borghese, Viale Tiziano, Villaggio Olimpico e ritorno all’interno dello Stadio Paolo Rosi, dove ad attenderli c’erano circa un migliaio di persone nonostante l’ora tarda, il caldo e l’umidità e le zanzare.

I tempi più alti del solito dei vincitori e di quasi tutti gli atleti giunti all’arrivo, 2637, testimoniano le difficili condizioni di gara, caldo, umidità, un percorso selettivo e duro con strappi in salita in diversi punti del percorso, anche le zanzare di prima hanno dato il loro contributo.

Vincitori, per le donne l’azzurra Anna Incerti, che a Pechino parteciperà alla maratona, con 1:13.09, secondo posto per Peretti (1:15.35), terzo per l’ungherese Kalovics (1:18.14).



In campo maschile prevale l’ucraino Vasil Matviuchuk, prossimo alla gara dei 10.000 metri ai Giochi di Pechino, che chiude in 1:06.44 e batte il keniano Henry Kiplagat Rutto (1:06.59), terzo posto per il primo degli italiani Pasquale Rutigliano che ha concluso la gara in 1:08.44.



Le premiazioni dei vincitori sono state effettuate dall'ambasciatore in Italia della Colombia e dai suoi collaboratori.



108 gli atleti della Podistica Solidarietà che hanno tagliato il traguardo di una delle mezze più belle d’Italia, tanti gli esordi in canotta orange, tanti i ritorni alle gare, tanti i ritiri, tante le defezioni, in tutti tanta gioia per aver portato a termine la gara ed aver contribuito a far salire sul 2° gradino del podio il nostro gruppo e con esso abbiamo ottenuto un trofeo e 800 euro di premio.

Formidale prestazione per Pat Cini giunta al traguardo in 8^ posizione femminile con il tempo di 1.32.06, a seguire Lisa Magnago e il suo nuovo codino, Elisabetta Briguglio, Antonietta Scala, Federica Franciosa, Antonella Rodo, Francesca Loy, Ele Piroli, Rosanna Allieri e Susanna Cesarini.

In campo maschile un fantastico 56° posto per Leonardo Ronci, - 1.25.58, a seguire Manuel Pereira, 90° - 1.29.01, Stefano Fubelli, 98° - 1.29.40, Giovanni Serafini, 140° - 1.31.26, Alberto Lauri, 158° - 1.32.21, Filippo Neri, 194° - 1.33.16, Costantino Bernardini, 259° - 1.35.12, l’esordiente Domenico Bisogno 265° - 1.35.03.



Ottime prestazioni anche per Fabrizio Tinebra, Gianluca Cocciarelli, il giovanissimo Dario Salerni, il rientrante Stefano Capoccia, Gianni Bretti, Francesco Cerami con Marco Costanzo, Luca Pierelli e Stefano Amore, reduce dalle ferie con nuovo look Nik Pulcinella, i Tiburtini Angelo Segatori e Marziale Feudale, Antonello Consoli e Fabio Corradini, Antonio De Luca e Mario Audino.

C’erano anche Fabio Del Vescovo, Alessandro Ricci, Alessandro Somai, Francesco Borzini, Marco Pasculli, Pierluigi Di Brizzi, Salvatore D’Amore, l’esordiente Michele Consolmagno, Stefano Loletti, Enrico Carletti e Francesco Magini, il rientrante Massimo Pace le docteur, Alberto Macchia, Carmine Sica, l’esordiente Davide Pellegrino, Giampiero Pavirani, Alessandro Pettinato, Doroteo Adirosi, Amleto Varchi e Maurizio Bellacosa, Claudio Simonelli, Mauro Altobelli, bentornato a Maurizio Colarieti, Fabio Apolloni, Carlo Angiolucci, Tommaso Iorio e Romano Dessì e tanti tanti altri con i quali mi scuso per non averli nominati ma eravate tanti ma tutti con gli stessi meriti.

Ad attendere i nostri atleti il gazebo allestito da Gianfranco, Dario Gabrielli, Fabio Bortoloni, Angelo Petruzzelli, Valerio Mosca.

Un buon rifornimento, le foto e i saluti dello speaker hanno chiuso la serata, arrivederci alla prossima.