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10 ostacoli ... e non solo!!!
di Arianna Carciotto, 17/06/2015

una delle due bellissime staffette della 4x400 femminili schierata dalla Podistica Solidarietà

una delle due bellissime staffette della 4x400 femminili schierata dalla Podistica Solidarietà

Colgo l'invito del mitico e instancabile Forrest per esprimere le sensazioni vissute durante i master di atletica leggera.

Noi, come tutti,
avevamo ricevuto l'invito da parte di Forrest a prendere parte ai Campionati di Società Master e mi sono guardata bene dal partecipare a gare alle quali partecipano persone che si allenano tutto l'anno, nelle quali si affrontano discipline MAI provate prima e durante le quali si sta sotto i riflettori, soprattutto al traguardo ... non ci pensavo nemmeno.

Poi, la cara Tiziana Malatesta invita me e Ugo Guarnera a passare il sabato pomeriggio insieme a lei e suo marito Andrea Pace alla Farnesina per fare il tifo per gli orange impegnati nelle varie discipline. Il tempo non era un granché, il sabato procedeva tranquillo, non avevamo mai assistito a gare del genere della Podistica e ci siamo detti, perché no ...?!

Arrivati allo stadio, Forrest ci ha accolto con un: "invece de veni' qua a fa' i turisti, domani venite in tuta e scarpe da corsa e partecipate che ci serve gente" !!!

Sorridendo, siamo passati oltre e ci siamo accomodati sulle tribune, in mezzo agli orange che partecipavano.
Devo dire che l'atmosfera si faceva sempre più calda e il clima di squadra cresceva sempre di più.
Iniziava a serpeggiare la voglia di partecipare e la tristezza di starne fuori ma la paura era troppa ... così arriva Forrest, che ancora una volta prende totalmente sul serio quello che ci aveva detto e inizia a lanciarci in una serie di discipline - i 200 ostacoli e la staffetta 4x400 – previste per il giorno dopo.

Diciamo che dire di no a Forrest è pressoché impossibile e poi, evidentemente, è andato a toccare qualche corda interna già pronta.
Insomma, mi sembra chiaro che non vedevamo l’ora di essere costretti a partecipare.
Torniamo a casa la sera con un'ansia da prestazione senza confini.
Ugo si mette immediatamente su internet a capire le regole e tecniche della staffetta e del salto agli ostacoli.
Cerchiamo di capire come fare al meglio e inizia a salire l'ansia ...
Il sonno è stato breve e intermittente, l'appuntamento era per le 15.00 allo stadio e già dal primo mattino eravamo in tenuta Orange, pronti per uscire!

L'ansia non mi mollava e temevo di far ridere tutto lo stadio, compresi i partecipanti.

Arriva l'ora X, e scopro tristemente che la prima gara è la mia, i 200 ostacoli!!!
Non ho MAI saltato un ostacolo in vita mia, oddio, ostacoli nella vita parecchi come tutti ma mai quelli in pista.

Con una pazienza infinita, Marco inizia a spiegare a me e a Francesca Carpignoli, che avrebbe condiviso con me l'amaro destino, come funziona la partenza ai blocchi e come si saltano gli ostacoli.
Ci dice di provarne solo qualcuno perché ci saremmo troppo stancate.
Scopro che non so saltare assolutamente, che faccio una fatica enorme e che salto in alto piuttosto che in avanti.
Ma non c'è tempo e s'ha da fare!
Marco insiste che l'importante è chiudere la gara, in qualsiasi modo consentito dal regolamento e così, presi esclusivamente dallo spirito di squadra e con una rassegnazione tipica delle situazioni in cui non c'è più scampo, ci mettiamo ai blocchi di partenza.
Non riesco proprio a descrivere come mi sentivo, una condannata? Rassegnata? Ad un esame? Con la voglia di trovarmi altrove? Presa dal panico?

Lo sparo, la partenza ai blocchi tutto sommato accettabile e poi via, un ostacolo dopo l’altro, li conto, poi smetto perché sono tanti (10) e poi mi chiedo se ce la faccio, poi smetto di chiedermelo per non entrare in ansia, poi penso che mi stanno guardando dalle tribune e so di non essere capace, poi guardo Francesca per capire se tiene pure lei, poi sento le grida che mi incitano e vorrei morire, poi mi rendo conto che la prima è arrivata da un pezzo, poi arriva finalmente l’ultimo ostacolo che prendo pesantemente sul polpaccio destro, ma non importa, è finita e arrivo non so come al traguardo.
Mi veniva da piangere, come ad ogni traguardo di ogni corsa, ma stavolta di più, perché avevo superato veramente me stessa.

Il tempo di tornare sulle tribune a ricevere i “brava!” dai compagni orange e il giudice ci richiama per comunicarci che la gara è annullata per un errore tecnico imputabile all’organizzazione.
Dopo vari tentativi di Forrest di farci almeno accreditare i punti, il giudice di gara è inflessibile e decreta che la gara si deve disputare di nuovo.

A quel punto capisco che la seconda volta non ce l’avrei fatta, troppo stanca.
E poi avevo la staffetta e non potevo stancarmi ulteriormente.
L’unica ragione che mi ha spinto è stata che dovevo rifarla per la Podistica.
And that’s all.
A quel punto è intervenuto colui che ho ribattezzato l’allenatore in seconda, Salvatore Cairo.
Mi ha preso il viso e mi ha detto “concentrata, ce la fai, concentrata, forza!” e mi ha accompagnato ai blocchi di partenza.
A quel punto mi sono estraniata, distaccata da tutto, concentrata solo sul finirla, sapevo che era quasi impossibile per me.
E invece, di nuovo, uno dopo l’altro, gli ostacoli sono andati e all’ultimo ho dato anche spettacolo perché sono arrivata con la gamba giusta ma non avevo più forze, quindi ho cambiato gamba ma non andava e via così saltellando comicamente sul posto per qualche istante.
Poi, non so come, l’ho saltato quel maledetto decimo ostacolo mandandolo pure a quel paese anche con un gesto che tutti hanno visto. Ora sì che era finita!!!!!

... E poi la staffetta, di nuovo emozione, ansia, condivisione di tutti i momenti prima con gli altri compagni di squadra, fretta di finire, stanchezza, felicità, dolori ovunque…ma che bello!!!!
Abbiamo finito tutte le prove sorridenti e felici. La sera non ho dormito per l’drenalina in circolo e ho ancora dolori alle gambe ma mi sento piena e grata, che meraviglia.

Ho condiviso con molti amici estranei al mondo dell’atletica queste mie emozioni e riporto un commento della mia amica Elisa che, guardando la mia foto mentre salto un ostacolo, mi chiede: “Di quale disciplina dell’atletica si tratta esattamente? Ne hanno introdotta una nuova? Cos’è, il tuffo a candela dall’ostacolo?”.
E giù risate … La mia amica Paola invece mi ha detto che quando non è di buon umore guarda la mia foto e le torna il sorriso …

Non so se affronterò ancora tali prove ma volevo ringraziare enormemente Marco e Salvatore per aver creduto in me ed avermi incoraggiato, Ugo per avermi incitato, sostenuto e spinto alla vittoria con me stessa, Tiziana per averci coinvolto con la sua inesauribile allegria e tutti i compagni orange presenti per il calore, il sostegno e l’affetto.

Grazie!!!


Gara: CDS in pista Master - Fase Regionale (13/06/2015)

SCHEDA GARA



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