...compagne di altre sfacchinate tipo la Marcialonga, si iscrivono all’Ecomaratona del Chianti per tempo.

Io ho in programma la Maratona di Berlino, quindi la escludo! Poi, all’ultimo momento chiedo alle mie gambe se se la sentono, dicono “Mah… forse, se proprio insisti…” Ok mi iscrivo!

Sveglia all’alba, siamo a Greve, ospiti dello splendido Agriturismo di proprietà di Giampiero Togni, nostro collega podista, anche lui tenacissimo attore dell’impresa, mega colazione a base di biscotti al Plasmon e con temperatura -1.5° , partiamo alla volta di Castenuovo Berardenga.

Partenza alle 9 in punto, 400 anime infreddolite che in un folto gruppone, si dirigono verso le campagne senesi.

Circa 10 km di agevoli saliscendi e poi vigneti, poderi, paesini meravigliosi, panorami mozzafiato! Al 30mo km dopo essermi cibata super salitoni nei boschi, ultra discesoni spezzagambe, raffiche di tramontana che stordiscono, una fatica bestia, il panorama non riesco più a godermelo, sto attenta al percorso, controllo i movimenti, le scarpe sono tutte piene di piedi e terra!

Mi rendo conto che la maratona è una cosa, l’eco-maratona tutta un’altra faccenda, le mie gambe cominciano ad avere qualche dubbio esistenziale, del tipo machimelhafattofà?!?!?”

Mi fermo a tutti i ristori, bravissimi gli organizzatori, c’è di tutto, dal thè caldo alla frutta ai dolci, alla frutta secca, mangio e bevo di tutto, almeno mi riposo un pò!

Ogni tanto sul percorso aggancio qualcuno e a turno qualche volta crepo io, qualche volta crepa l’altro!

Prima di crepare io definitivamente, mi sento dire “Vai è finita, 38mo km!” 4 km, che vuoi che sia! No! Ti prego… di nuovo salitona nel bosco, ho la nausea delle salite, penso che se arriverò viva, non vorrò più vedere una salita neanche in macchina con la prima inserita!

Cartello 40 km, altri 2 di sofferenza, quanto caspita di ore ci sto mettendo? Una valanga, tempo da tapasciona, non c’è che dire! Ma alla fine arrivo e, incredibile, è ancora giorno!


The Day After:

Cammino che sembro Pinocchio, più che altro deambulo, mi fa male tutto ma tentando un minimo di connessione col cervello, devo riconoscere che abbiamo attraversato luoghi stupendi, perfetta l’organizzazione, toscopastaparty superlativo, chi se la sente, magari meno tapascione di me, l’anno prossimo ci faccia un pensierino!