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La mia prima gara a Frascati.
di Alessandra Muzzi, 26/04/2008

Nik Pulcinella riceve il premio per il 3° posto in classifica (foto di Giuseppe Coccia)

Nik Pulcinella riceve il premio per il 3° posto in classifica (foto di Giuseppe Coccia)

Anniversario della Liberazione, 10 km da percorrere per il Giro delle Ville Tuscolane organizzato dall'Atletica Tusculum.

Alle 7.30 sul GRA le automobili sono poche e si arriva rapidamente a Frascati, illuminata tra i monti da un sole appena tiepido. Grazie al navigatore trovo subito la piazza con i parcheggi gratuiti per noi podisti, ancora in gran parte liberi. Scendo e seguo gli atleti che già si vedono sul posto, diretti all'area dei gazebo e della partenza nel parco di Villa Torlonia.

Individuo il gazebo della Podistica Solidarietà, già presidiato dal nostro presidente e dai soci più assidui. Prendo al volo il mio pettorale e il biglietto per il parcheggio, che vado a esporre nell'auto. Chiacchiero con Fulvio Di Benedetto e Susanna Cesarini, incontro un amico conosciuto su Internet, mi riscaldo un po'. Oggi siamo in tanti, ci scattiamo foto ricordo di gruppo.

Arrivo al via pochi minuti prima delle 10, ho dovuto mettere le mie cose in macchina e non trovo tra la folla amici della Podistica con cui condividere il momento della partenza, OK partirò da sola.

Allo sparo si comincia come al solito a camminare, faccio partire il mio crono quando passo sotto l'arco, poi cerco di trovare il mio spazio per avviarmi a un'andatura vivace (per me). Mi sono ripromessa di fare oggi una buona gara, nonostante il mal di schiena.

In previsione delle salite ho fatto preparazione specifica, su e giù per le scale del mio palazzo, in mancanza di salite impegnative nei dintorni di casa. La prima volta ho avuto dolori alle gambe per diversi giorni, ma la seconda mi ero già adattata.

Dopo il giro nella Frascati storica affronto le prime salite con decisione e le gambe vanno. Comincio a prendere dei punti di riferimento attorno a me: un paio di ragazze dell'Atletica Tusculum, che sembrano a loro agio su questo terreno, un uomo muscoloso che invece pare un po' più in difficoltà. Più avanti intravedo Elisabetta Briguglio e pian piano la raggiungo.

Continuo, le salite sono impegnative ma ero pronta a peggio. Si passa per sentieri sterrati, dove il fango formatosi con le piogge di ieri costringe a correre con lo sguardo basso, ben attenti a dove si mettono i piedi.

Per ammirare lo splendido panorama e le ville devo attendere i momenti in cui la fatica mi costringe a fermarmi e a camminare. Ecco un'altra socia della Podistica, si presenta, è la simpatica Alessandra Anselmi. Percorriamo insieme un bel po' di chilometri, lei mi fa il lepraggio in salita, io in discesa, finché alla discesa finale mi butto giù a rotta di collo, supero l'uomo muscoloso e vari altri partecipanti (ma non le due ragazze dell'Atletica Tusculum) e arrivo al traguardo con un tempo migliore di quanto sperassi per questa gara.

Dopo il traguardo mi consegnano un bigliettino: sono sesta della mia categoria!
Dopo il ristoro e i saluti mi incammino verso l'auto, con il mio bottino di mortadella, spumante, pasta e tonno, il primo premio di categoria vinto in una competitiva, il che, inutile negarlo, fa piacere e mette anche di buonumore. Quanto di buonumore si capirà dall'episodio che segue:
Sono in automobile, nel traffico tranquillo dell'uscita da Frascati. Il navigatore non va e devo fare il reset. Prendo una delle spille del pettorale e distolgo un attimo lo sguardo dalla strada per inserire la punta nel forellino di reset del dispositivo. Per prevenire urti con l'auto che mi precede rallento. In quella sento una botta. "Cavoli, ho urtato!" penso. Ma no, l'auto davanti è ben staccata. È quella dietro che ha urtato me. "Accidenti, ma dove guarda questo quando guida?" penso. "Dove guardi anche tu," mi dice una vocina nella mia testa. OK, fermo, scendo, scende anche il guidatore dietro me. Ha l'aria contrita. "Mi dispiace, stavo guardando il sole..." Guarda il retro della mia macchina, dove è visibile il segno di un urto. "Sono stato io a farglielo?" chiede.

La mia macchina in realtà ha già una botta dietro presa varie settimane fa e sono in attesa del rimborso dell'assicurazione per farla riparare. Quest'uomo ha la maglia della gara. Ha corso come me, sofferto e gioito come me, se ne stava tornando soddisfatto e tranquillo a casa come me, perché guastargli la giornata?

"No, è una botta di settimane fa che devo ancora far riparare. Tutto a posto. "Aria di sollievo dell'altro. "Posso offrirle un caffè?" mi chiede. "Grazie ma devo andare, buona giornata!" "Altrettanto!" e risale in macchina con un gran sorriso. Anch'io risalgo, soddisfatta della mia buona azione quotidiana, e torno a casa dove mostro il mio bottino a marito e figli (ma tacendo del piccolo incidente).

I dolori alla schiena, alle anche e alle gambe che accolgono stamattina il mio risveglio mi ricordano che sono una 43enne che corre da appena un anno e che ieri ha voluto competere con 25-30enni allenate su un percorso particolarmente difficile.

La preoccupazione per i 7 km che mi aspettano domattina alle 100 Province a Villa Borghese non riesce comunque a cancellare il mio sorriso: stavolta ho proprio dato il massimo.


Alessandra Muzzi (foto di Roberto Tarquini)

Alessandra Muzzi (foto di Roberto Tarquini)

Gara: Giro delle Ville Tuscolane (25/04/2008)

SCHEDA GARA



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