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IL LUNGO E IL CORTO Gli allegri compari alla conquista della Befana (Come divertirsi in gara)
di Roberto Lombardi, 09/01/2012

Questa storia comincia in una piovosa gara, in salita.
Sono due runner improbabili. Uno è alto, uno no. Si piacciono subito. Amano la corsa come si ama uno di famiglia. Si accorgono che corrono più o meno alla stessa velocità. Forse faranno il resto della gara insieme, ma poi il Corto va per conto suo e segue il sano istinto agonistico, rapace. Sta bene. Prende posizioni, supera altri concorrenti e si gode gli ultimi chilometri. Il Lungo è dietro e, anche lui preso da quello spirito si danna l'anima per non farsi staccare da quel bassotto che sta profondendo tutto sé stesso. È convinto, il Lungo, di aver trovato la sua “lepre”. Lo tallona, gli sta alle costole e poi lo batte. Arriva prima di lui, di poco. Il Corto non se la prende più di tanto. Lui la corsa la stava facendo contro sé stesso. Alla fine si salutano cordialmente con un “Arrivederci”.


Passano i giorni e i Due, fatalmente, si rincontrano sotto la Scopa della Befana.
Uno sguardo d'intesa e decidono. “Oggi corriamo insieme e facciamo un tempo da paura.”
Il Corto, tignoso e determinato, solo poco più esperto di lui gli dice solo di aver un briciolo di fiducia. Sono le dieci della mattina del 6 gennaio 2012 all'ombra del Parco degli Acquedotti. Gli Imperatori di duemila anni fa sembrano salutare con un più che regale “AVE!” la legione di centinaia di corridori che tra poco sfileranno sulle Strade Consolari Tuscolana e Appia.

Bang! Il Lungo e il Corto sono partiti, fianco a fianco, lentamente.
Primo chilometro non troppo duro. Il riscaldamento che hanno effettuato scientemente sta pagando.
Secondo chilometro, poche parole e pedalare, stabili, senza esagerare, stabilizzando il ritmo.
Terzo chilometro, la gara comincia! Il Corto tira fuori le unghie e impone la prima “vittima”. “Stai pronto, oh Lungo, andiamo a raggiungere quel tipo lì in fondo con la canotta verde!” gli sussurra.
I due compari partono all'inseguimento aumentando il ritmo quel tanto che basta per arrivare a ridosso dell'ignaro corridore che si vede superato da questa strana coppia.
Il primo sorpasso dà un senso di galvanizzazione. Sarà il primo di una lunga serie. Tra il quinto e il settimo chilometro quelli che vengono mirati e ripresi sono ormai più di una decina. Mantengono una andatura buona, gioiosa e ritmata. Il Corto sta dando veramente tanto e al settimo la stanchezza arriva. Il Lungo prende qualche misura di vantaggio, ma non vuole rompere questo connubio fruttuoso e quasi dispiaciuto continua a voltarsi per non staccare il suo sodale, il quale, invece, lo incita a fare la sua gara. È stato bello stare insieme per quello che è durato. No, il Lungo è determinato a non lasciare indietro il suo nuovo Amico. Passa gli ultimi chilometri a fare in modo di rimanere nella orbita del nostro che da dietro continua a sgambettare con la fiamma della volontà. E il Lungo non sa per quanto tempo riceverà gratitudine per questo gesto cavalleresco che ruberà secondi e minuti al suo tempo finale.
Non importa.


Arrivano insieme sul traguardo, con un tempo rispettabilissimo. Si sentono Vincenti.
Non si erano mai divertiti così tanto a correre una gara!

Roberto Lombardi (Il Corto)


Angelo Dario Ascenzi e Roberto Lombardi

Angelo Dario Ascenzi e Roberto Lombardi

Gara: Corri per la Befana (06/01/2012)

SCHEDA GARA



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