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Un'emozione interminabile
di Gianluca Cocciarelli, 07/11/2013

Non ci sono parole per descrivere la maratona più bella del mondo.

Una citta' affascinante e delle persone pronte a festeggiare ogni evento. La maratona di New York è qualcosa di unico. È un'emozione interminabile.


Dai preparativi che si svolgono prima, all'organizzazione impeccabile della gara, ai festeggiamenti che il giorno dopo la gente ti dedica.

Arrivo a New York senza grandi aspettative di tempo, organizzando il viaggio con la famiglia per vedere Halloween e girare la citta', con poca preparazione nel fisico, ma con la gioia di poterla correre.

Il giorno della gara cambia il tempo fino a quel momento molto bello. La notte prima non si dorme sia per l'emozione che per la paura che l'ora legale non vada a buon fine sul telefonino. Sveglia alle 5, ci si veste e si va verso la metro che guarda caso si blocca alle 6:10 alla fermata prima del ferry. Si scende di corsa per poter prendere il battello per Staten Island. Migliaia di runners che salgolo sul battello alla volta del ponte di Verrazzano. Il pullman, il tragitto, l'arrivo sotto il ponte dove vedi persone avvolte nelle coperte, accampati sotto le tende, che fanno la file per un te caldo prima della loro partenza. Il vento freddo che arriva non aiuta certo l'attesa. Per fortuna distribuiscono un cappellino che scalda un po' le orecchie.

Un pezzo di pane per colazione, il polase da finire, un paio di bicchieri di te caldo e la solita sosta in "bagno" prima di ogni partenza. Si aspetta che aprano le griglie e poi via tutti dentro in attesa dello start.

Inno americano che ti fa venire la pelle d'oca e poi lo sparo, via si parte...il ponte di Verrazzano (3km) è davvero pesante e distrugge subito il fiato; la prima parte si arranca con il vento forte che ti spinge fuori. Alla fine del ponte si iniziano a vedere le prime persone che iniziano subito a gridare....da qui sarà un lungo brivido fino al traguardo. È davvero incredibile la gioia e l'emozione che ti provoca passare vicino a queste persone che stanno li per te, che sfidano il freddo ed il tempo solamente per gridare ed incitare te. Passi vicino a loro e chiunque ti tende la mano per battere il cinque, grandi, bambini, donne, chiunque sta li ad aspettarti, e sono felici quando tu, runner, gli passi vicino e gli fai un sorriso, gli batti il cinque o prendi il bicchiere d'acqua che ti offrono.

Stanno li tutti per quel motivo, incitare e vedere la gioia. Quando corri i primi km con questo tifo ti sembra di volare, corri veloce e non ti accorgi.....arrivi come niente al 15esimo km senza sentire fatica. Durante quei km passi vicino la gente e senti che ti spinge, gli fai il gesto di avvicinare la mano verso l'orecchio per sentire la loro voce ed urlano ancora più forte,.....non è solo la tua corsa, ma è la loro corsa.

Ogni singolo metro che fai è un'emozione indimenticabile. E cosi arrivi verso il traguardo senza sentire la fatica, senza sentire dolori, e ti ritrovi al 23esimo "mile", ed anche se non sai bene cosa manca ma tra 26.2 e 23 manca solo tre, non sai se sono km, noccioline, alberi, ma tre sono pochi e per cui stringi i denti fino alla fine, e la gente continua ad urlare, fino a quando non ti ritrovi nell'ultimo tratto dove la gente aspetta che arrivi TU!, non importa di che nazione, non importa di che colore, ma aspetta che arrivi TU.


E cosi stringendo i denti riesci a chiudere la gara e ritrovarti un tempo di 3h:19' (che se escludiamo la sosta pipi si leggerebbe 3:18) che no pensavi potevi fare, ma che grazie ai bambini che aspettavano il tuo "cinque", grazie alle persone che ti guardavano e gridavano per te, riesci a fare.

Tutto questo è solamente Meraviglioso.


Gianluca Cocciarelli

Gianluca Cocciarelli

Gara: Maratona di New York (03/11/2013)

SCHEDA GARA



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