Podisti solidali, mio malgrado sono a raccontarvi la cronaca di una bella giornata, purtroppo funestata da un gravissimo episodio che ci invita ancora una volta a riflettere.

Orange ancora una volta la Podistica sale sul podio più alto con 39 atleti arrivati al traguardo ci siamo piazzati al primo posto della classifica delle società più presenti... e rappresentative.

Aurelio Michelangeli, infaticabile lavoratore del running e dell'Eco Trail italiano e africano, sua la prima Rock Art Libia Trail 100 k a tappe), mi ha consegnato a fine premiazioni oltre al suo sorriso sincero anche il premio di 300 euro.

Ma anche il sudore dovuto ad una giornata di sole è stato premiato: almeno due atlete e il nostro infaticabile Giovanni Golvelli si sono aggiudicati i premi di categoria, contribuendo a mantenere alto il nostro nome, sempre più conosciuto e apprezzato tanto per i risultati sportivi che per quelli solidali.

La gara, con circa 480 arrivati, ben organizzata e con un buon controllo del percorso (qualche macchina si è inevitabilmente infilata lungo il percorso) si è sviluppata nel centro storico di Rieti, per poi attraversare le campagne circostanti, tra alberi in fiore e  campi verdissimi. Scorrevole il tracciato con lievi e brevi saliscendi, inframezzati da lunghissimi rettilinei. Frequenti e ben organizzati i rifornimenti e gli spugnaggi, per un momento di sollievo vista la temperatura.. finalmente primaverile.

Purtroppo la gioia per i risultati è stata offuscata dall'ennesima tragedia in gara: un atleta 35 enne è morto a 200 metri dall'arco di arrivo dopo essersi sentito male all'ingresso dello stadio e... dopo non essersi immediatamente fermato.

Inutili gli immediati soccorsi e la defibrillazione praticatagli a bordo campo.

Dobbiamo ancora una volta riflettere su cosa significhi lo sport amatoriale e quel "conoscersi bene", che sta alla base della consapevolezza dei nostri limiti e del nostro agire di conseguenza.

marco perrone capano