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Ajò Podistica
di Germana Bartolucci, 11/03/2014

... completamente immersa nella terra e nella cultura Sarda ...

... completamente immersa nella terra e nella cultura Sarda ...

Ci si potrebbe domandare che significato ha, prendere un aereo, farsi un po' di ore di viaggio, per andare a correre una mezza maratona fuori dalla tua città, regione o Paese che sia.

Se ora chiunque potesse esprimere le proprie ragioni , sono certa che le risposte sarebbero molteplici e di ogni genere.
In comune di certo ci sarebbe quella folle passione che ti prende la pelle ed i visceri e non ti abbandona più... La Corsa.
Magari la voglia di vivere un po' di avventura.
E poi chissà, la curiosità di condividere emozioni tra nuove terre e nuovi volti, dove quella condivisione comune unisce, anche solo per un giorno, vite completamente diverse le une dalle altre.

Come scriveva Miguel " Per te, atleta, che traversasti paesini e città, unendo Stati nel tuo andare"... Personalmente poi, sono innamorata di questa Terra, per cui quando ho saputo di questo evento, ho seguito istinto e voglie e sono andata!
Stiamo parlando della prima edizione della Mezza Maratona del Giudicato, tenutasi in Sardegna, nella città di Oristano il 9 marzo.
L'evento è stato organizzato dall’U.P.S. Solidarietà, Cultura e Sport Onlus (che organizza la Maratona Internazionale di Cagliari), l’A.S.D. Runners Oristano, l’A.S.D. Marathon Club Oristano e l’A.N.I.A.D. Sardegna ONLUS, in collaborazione con il Comune di Oristano che ha visto l'evento svolgersi tra Oristano e Torre Grande.

"La manifestazione ha un alto valore sportivo e rappresenta per la realtà oristanese uno straordinario momento di promozione della città, del suo eccezionale patrimonio culturale e ambientale ..." , queste le ottime premesse.
Aggiungo che l'evento si è svolto pochi giorni dopo la chiusura dei giochi medioevali ad Oristano, che richiama turisti da ogni dove, la Sartiglia.

Anche se quest'anno il maltempo ha impedito lo svolgersi delle Pariglie, vere e proprie acrobazie in corsa effettuate da cavalli e cavalieri, durante la Sartiglia.
La Sartiglia è una corsa all'anello di origine medievale (1358), che si corre l'ultima domenica e il martedì di carnevale ad Oristano." È una fra le più spettacolari e più coreografiche forme di Carnevale della Sardegna.
Ricordi sfumati di duelli e Crociate, colori spagnoleschi, echi di nobiltà decaduta e costumi agro pastorali.
Un evento nel quale è facile rintracciare reminiscenze di antichi riti agrari attraverso i quali i popoli intendevano garantirsi la fertilità della terra e l'abbondanza del raccolto.
Un breve accenno, ma semplicemente perché è un evento suggestivo e ricco di fascino, io ne rimasi rapita la prima volta che la vidi! Ed anche perché entrare un po' nella storia di una Terra, te la fa vivere , respirare e correre...in modo diverso.

Ho avuto la possibilità di girare qualche giorno intorno ad Oristano, prima della gara podistica, per rimanere sorpresa e senza parole dal fascino di questa Terra che vive sul mare. Insomma, per me la corsa è anche questo! Ma torniamo a noi! Per fortuna il maltempo la mattina della gara, era ormai solo un brutto ricordo. Molti degli atleti sfilavano tra Piazza Roma e Piazza Eleonora D' Arborea, la Giudicessa, dove la statua a Lei dedicata, ( da cui il nome della piazza), sembrava osservare col suo sguardo fiero e severo tutto quel gran movimento.
Conosco alcuni atleti della Marathon di Oristano. Mi fa impazzire il loro accento! Tra loro il Presidente tutto fare Pino ( sarà casuale che si chiami cosi?!) Raffaele, Rosalba. Quest'ultima, temporaneamente ferma per un intervento al piede, mi racconta che corre da quando ha quattro anni. Come dire, quando la corsa è nel sangue!
Partecipa all'evento podistico Claudia Pinna, nazionale italiana, che per prima taglierà il traguardo tra le donne in gara. Tra gli uomini, alza per primo le braccia al cielo Oualid Albderkader, dopo 1h 09'.
C'è da dire che per gli organizzatori, il tutto era una vera incognita, trattandosi della prima edizione.

Percorso, organizzazione, gestione degli atleti, comunque richiamati a gran numero dall'evento (850 per la competitiva, 400 per la non competitiva!). Ma tutto filerà liscio, ed il numero di partecipanti profumerà già di record, come gara più partecipata dell'isola, grazie anche al grande lavoro dei volontari, dei vigili, dei ciclisti e motociclisti dello staff, che non hanno mai lasciato soli gli atleti.
Il percorso, poco più di 21 km, si estende tra il centro storico con partenza a Su Brocciu, la stessa delle sopracitate pariglie.
Si corre fuori dalla città fino alla suggestiva Torregrande, sul mare, si passa nelle campagne d'intorno con arrivo in via Duomo, sotto la stella della Sartiglia.

Trovarmi li quella mattina a pochi secondi dalla partenza, che effetto!
Avevo voluto tanto che le mie gambe i miei occhi ed il cuore, conquistassero quella mezza.
Ero in preda all'ansia e contemporaneamente all'eccitazione.Eccolo lo sparo, si aprono le danze!
I primi, quasi 2 km nel centro storico sono una festa da parte del pubblico presente. In moltissimi ad incitare lungo le strade. Quasi non alzavo gli occhi, quella partecipazione e quegli incitamenti erano cosi incredibili che mi stavano commuovendo... Ma poco dopo eccoci già fuori dalle mura cittadine.
Spazi aperti, verde ovunque e sole! Quel sole che m 'ero scordata quanto potesse essere caldo e vigoroso, tanto che neanche ero arrivata al 5 km che mi sembrava d'averne percorsi 15! (Per fortuna i ristori idrici lungo il percorso erano molti).

Mi perdo tra i commenti degli amici atleti, che gusto ascoltarli, e cerco di rubare con gli occhi , tutto ciò che mi circonda.
Ma la giornata non è da prestazione, ma si trasforma in sopravvivenza, forse pagavo la stanchezza dei giorni precedenti. Insomma, arrivata intorno al 13° km ecco come per magia, materializzarsi la meravigliosa spiaggia di Torregrande.
Quel mare cristallino, un incredibile odore di barbecue ovunque, avevano su di me lo stesso effetto del canto delle sirene di Ulisse.
Tanto che è solo per la "tigna" di voler arrivare fino alla fine, che non ho deviato sulla spiaggia per lanciarmi sulla sabbia a mangiar salsicce!
Mi riporto con un lungo mantra all'ordine. Mi ritrovo ad un certo punto solitaria, in quella strana terra di mezzo che si trova a metà, appunto, tra i primi e gli ultimi. Passo così 3 km che mi separano dal1 18°.
Il vento non è stato complice, remando per quasi tutto il tempo contro gli atleti.
La fatica altera la percezione, mi lascio andare a quei panorami di prati fioriti che incontro lungo il percorso, hanno un incredibile effetto ipnotico. Ed un gran profumo! Il passo rallenta, son proprio cotta.

Mi trascino fino all'arrivo con un sorriso ebete sul viso.
Eccolo di nuovo quel bel centro storico, ed ancora tante mani che applaudono gli atleti. Il 21° km si materializza come acqua nel deserto.
Caspita quanto son stanca! Ma stanca e felice, è fatta!

Mi sento chiamare, è Rosalba, che con il suo meraviglioso sorriso mi accoglie per mettere sul mio petto quella guadagnata medaglia.
Chissà che espressione avevo, mi domanda preoccupata come sto.
Sorrido. "Sto bene, so' arrivata!" ( in tutti i sensi).
La festa prosegue nella piazza della nota Giudicessa, per pochi euro, l'organizzazione offre un succulento pranzo.
Mi gusto gnocchetti sardi , arrostino, ed un buon bicchiere di vino sotto quel sole primaverile, mentre bellissime ragazze vestite dei tradizionali abiti sardi, consegnano i premi agli atleti vincitori.

Rimango un paio d'ore a godermi la festa. Ho un momento di malinconica nostalgia, mi mancano gli abbracci, i volti, i sorrisi, i commenti fine gara dei miei amici orange... Fanno presto certi colori ad entrarti nella pelle!
Ma in quest'avventura solitaria, col cuore sola non ci sono mai stata.
Aspetto che nella piazza la folla scemi prima di andar via.

Chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni quest'aria che sa di vita, di bellezza, d'avventura.
Di quei piccoli grandi traguardi, conquistati quando nella vita sei tu a scegliere, e non importa con quanto sacrificio... Basta un giorno come questo per capire che ne è valsa la pena.

È ora di andare. Nello zaino le scarpe da running , sulle spalle il jacket orange, stretto addosso come la coperta di Linus.

Ajò Podistica, il prossimo anno tutti ad Oristano!

Ringrazio Gianni e Giorgio, compagni di questa avventura.
I ragazzi della Marathon di Oristano, gentilissimi e accoglienti, e tutta l'organizzazione per questa bella giornata di sport e colori.
Ringrazio infine i miei amici orange, distanti solo per i chilometri che ci separavano... perché sola non mi hanno mai lasciata!


Gara: Mezza Maratona del Giudicato di Oristano (09/03/2014)

SCHEDA GARA



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