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Il gruppo dei cinque!!!
di Attilio Di Donato, 16/06/2009

I 5 di San Tarcisio, Loretta Demofonti, Antonietta Scala, Rinaldo Ceccotti, Alessandra Muzzi e Giulia Mocchegiani Carpano

I 5 di San Tarcisio, Loretta Demofonti, Antonietta Scala, Rinaldo Ceccotti, Alessandra Muzzi e Giulia Mocchegiani Carpano

E così mi son trovato su una bella panchina a San Tarcisio quando Pino è arrivato la mattina in mio soccorso.

Io avevo già visto l’alba, gli uccelli cinguettare e i primi organizzatori che portavano il materiale e mi guardavano in modo strano.

Voglia di correre ce ne era poca perché avevo la schiena a pezzi ma la mia forza di volontà ha avuto la meglio, così mi sono alzato e sono andato al big gazebo dove nel frattempo Pino si era posizionato con i pettorali.

Faceva un caldo da paura tanto che si stava sciogliendo la gomma delle mie scarpe di marca Michelin. La canotta orange col sole si era ingiallita ancora di più e gli short colore blu maremma si erano incollati alle gambe.

Ho preso una sedia di plastica e mi son seduto in attesa dell’ora fatidica della partenza. Forse se fossi andato a casa la sera prima sarei stato un po’ più riposato, ma in fondo è stato meglio così, ho fatto risparmiare alla mia macchina ben 120 km puliti.

Da qualche parte ho trovato una bottiglia di acqua frizzante, ho scartato le bollicine e col resto mi ci sono lavato la faccia per stare un po’ più fresco.
Quando siamo partiti confesso che mi sentivo ancora un poco addormentato ma poi, strada facendo mi sono reso conto di trovarmi sull’Appia antica.



Non ho mai capito perché al tempo dei romani, con tutti i soldi che avevano, non hanno chiamato qualche asfaltista per rendere la strada più agevole.
Stavo seguendo il famoso gruppo dei 5 che non erano 5 ma molti di più, e allora ho detto ad alcuni altri podisti solidali che ci dovevamo in qualche modo allontanare: quello era il gruppo dei 5 e qualcuno doveva rimanere indietro o accelerare. Nessuno prendeva l’iniziativa e allora mi son sacrificato io, retrocedendo di un centinaio di metri, gli altri non so poi come si sono comportati.

Mi sono girato e da lontano vedevo il gruppo dei sei che mi stavano seguendo. Anche loro non erano sei ma molti di più e allora ho deciso di fare un gruppo tutto mio: il gruppo degli Uno, la cui andatura oscillava fra i 5 punto quindici secondi e i 5 e 30. Appena mi si avvicinava qualche podista solidale lo mandavo via perché ormai il mio gruppo era stato omologato.

Sono arrivato all’arrivo con un tempo di 47 minuti e rotti, anzi, rutti, perché avevo mal di stomaco e dalla sera prima non riuscivo a digerire.
Ho aspettato con gli altri le premiazioni al fresco sulla mia affezionata panchina dopodiché son tornato a casa e mi son fatto una bella doccia, poi mi sono riposato, poi ho guardato un po’ di televisione e poi mi è arrivato una telefonata da Pino che diceva: “ma chi se ne frega cosa hai fatto poi, finisci sto resoconto che non ce la faccio più a leggerti!”.

Così mi fermo qui.

Ciao a tutti. Attilio.


Attilio e la coppa vinta a 5,30 a km.

Attilio e la coppa vinta a 5,30 a km.

Gara: Maratonina di San Tarcisio (14/06/2009)

SCHEDA GARA



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