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Scusa Ameri, la Podistica Solidarietà è passata in vantaggio
di Marco Taddei, 18/09/2011

E’ stato il nostro co-coach della scuola della Podistica, Fulvio di Benedetto, che mi ha in qualche modo “suggerito” questo titolo, e chi ha vissuto ora per ora, per tutte le 12 ore, la bellissima sfida con la Roma Road Runners ha vissuto anche la suspance mozzafiato per il succedersi continuo delle posizioni al vertice della classifica.

Per chi non ha vissuto l’altalena di emozioni proverò a raccontarle sperando di fornire almeno l’1% delle sensazioni che abbiamo vissuto sabato 17 Settembre 2011 gareggiando la 12 x 1 ora.

Seppur schierando alcuni “Top Runner” , che hanno corso prevalentemente nelle ore della mattina, e che hanno onorato le loro prestazioni raggiungendo distanze davvero ragguardevoli, non siamo riusciti a staccare i nostri rivali per la vittoria, anzi si erano fatti sotto anche gli atleti della Uisp Monterotondo, e tutte e 3 le squadre erano a distanze minime, a volte anche minori di un giro di pista!!!

C’è da ricordare che nel 2011, la Podistica Solidarietà aveva già ottenuto il primo posto nella 6 x 1 ora, nella quale ho avuto l’onore e l’onere di partecipare, e il primo posto anche nella 24 x 1 ora, che mi ha visto lo stesso tra i protagonisti … e la 12 x 1 ora? Beh in questa competizione la Podistica Solidarietà non aveva mai vinto, non era mai riuscita ad incidere il suo nome nell’albo d’oro della competizione.

Dopo la frazione delle 15.00, eravamo al secondo posto, staccati di un paio di giri, in quanto i Roma Road Runners avevano schierato alcuni “canacci” (così si chiamano in gergo quei corridori sugli “anta” che corrono più forte dei giovani e si allenano un paio di volte al giorno … ) che ci avevano rosicchiato il seppur esiguo vantaggio fino ad allora accumulato.

E dire che volevo fare una frazione tranquilla, una sorta di allenamento tirato per preparare le prossime gare, girare calmo per non forzare sul tallone dolorante da più di un mese … ma questi ragionamenti non si possono fare quando si corre per la squadra, quando si entra in pista per una staffetta non sei un individuo ma sei tutta la squadra, tutta la società, sei il Presidente, sei coloro che montano e smontano i gazebo, sei uno delle 7 squadre schierate, e non solo di quella vincente, sei Anna Maria che si prodiga ad accontentare anche gli incontentabili per stilare le formazioni, sei coloro che aggiornano il sito, sei coloro che non sono potuti venire per infortuni e chissà quanto avrebbero voluto … sei tutti questi cuori, in un solo cuore, e per questo non puoi risparmiarti, non puoi mollare, né sottovalutare l’evento, devi correre e dare tutto … per tutti!!!

Allo start è inevitabile raccogliere la concentrazione e la forza, e regalare sguardi rassicuranti a chi crede in te, e pensa che recupererai anche solo 1 metro, per donarlo alla squadra, al computo finale, questo è quello che conta in queste competizioni. Guardi i “competitor” fai una consultazione veloce con la mente sulla tua banca dati personale, se li hai già incontrati, quanto valgono al km, studi dagli occhi il loro “stato di forma apparente”, gli trasmetti che stai al massimo e che dovranno sudare per batterti … questo e molto di più nei secondi prima dello start poi … ?
Via, verso questa avventura lunga un’ora, estenuante, massacrante, nella quale anche quando lo speaker annuncia che mancano 7 minuti, per te non significa che manca poco, ma che si deve ancora soffrire per altri infiniti 420 secondi!!!

Dopo della mia frazione delle 15.00, sotto il sole cocente di un agosto settembrino, siamo un giro scarso dietro, ho recuperato quasi un giro, ho sofferto tutta l’ora senza avere la soddisfazione di doppiare l’avversario, ma grazie al sostegno dei frazionisti delle altre formazioni della Podistica Solidarietà sono riuscito a tenere il passo e crederci fino in fondo, grazie particolare a Marco Accardo, che mi ha tirato per alcuni giri, per aggiungere quei metri necessari per costruire la rimonta, perché noi dobbiamo avere qualche cosa di più da dare per competere con chi si allena 2 volte al giorno … a Marco (Accardo) tutti auguriamo di tornare presto ai livelli straordinari che aveva toccato prima dell’infortunio per poi andare anche oltre, voglio tornare a vedere la sua schiena in gara!!!

La Podistica è un piccolo mondo, tante persone, tanti caratteri, ci sono i vecchi, i nuovi, e c’è sempre qualche bella sorpresa che rende viva e forte questa gloriosa società, sto annunciando Rogerio, il tri-atleta che non ti aspetti che col suo passo cadenzato ma inesorabile ha lasciato alle spalle il suo avversario staccandolo quanto basta per stendere al fenomenale Andrea Mancini il tappeto per portarci al Primo posto.
Fantastico Rogerio, negli ultimi 800 metri ha staccato i Road Runners di ulteriori 200 metri sul giro che aveva già accumulato!!!

Quando entra in pista Mancini e quando abbiamo visto l’avversario schierato dai Roma Road Runners tutti abbiamo pensato che la classifica sarebbe cambiata, che saremmo balzati al Primo posto, sicuramente meritato, perché tutti coloro che hanno preceduto super Andrea hanno sofferto e si sono dannati per fare quel metro in più … hanno dato il loro premiante contributo, in questa competizione è la somma che fa il totale!!!
Io avevo pronosticato che Andrea avrebbe doppiato 10 vole l’avversario; il Presidente era scettico ma visibilmente emozionato, ormai non ci credeva più in questa possibile vittoria, ma poi contando i doppiaggi che si ripetevano ciclicamente ogni 6 minuti circa, ha iniziato ad accennare un convinto sorriso.

Alle 18.00 chi era allo stadio “Nando Martellini” ha immaginato la graffiante voce le mitico “Sandro Ciotti” che nelle nostre menti annunciava “Scusa Ameri, la Podistica Solidarietà è passata in vantaggio” … !!!
Ora il gioco si faceva duro, per questo ci siamo affidati ad un “Iron Man” mantenere la prima posizione. Vincere in squadra non significa solo sorpassare, qualcuno deve preoccuparsi anche di mantenere, un lavoro non certo meno difficoltoso, sicuramente meno gratificante, ma essenziale!!!
Fabrizio Marini è partito con il macigno pesantissimo di mantenere la supremazia, un macigno carico di responsabilità, il fegato in questi casi è più importante dei muscoli, ci vogliono intelligenza, tattica oltre che doti atletiche. Sicuramente Fabrizio ha “sentito” tutto questo ed è partito sparato … troppo!!! In questi casi la squadra entra in gioco e abbiamo iniziato un lavoro algebrico, valutando il tempo del nostro giro e quello dei Roma Road Runners, calcolando il gap che perdevamo ad ogni giro, valutando la proiezioni dei giri persi … beh si, perché dopo la cavalcata di Andra Mancini, questa volta erano loro a mettere in campo un “canaccio” di cui sopra, e noi abbiamo giocato a difenderci. Fabrizio è stato eccezionale, si è messo sul suo passo (forse qualcosa di più dato che farà il suo personale in pista …) ed ha tenuto brillantemente. Avrà sicuramente sofferto per gestire la situazione, ma anche lui come tutti quanti noi che abbiamo corso, avrà visto il granitico Romano Dessi’ girare e girare e … girare!!! Romano ha corso da solo le 12 ore, un’impresa incredibile, e lui in qualche modo ci ha insegnato a non lamentarci delle sofferenze, fornendoci un formidabile esempio di tenacia e resistenza!!!
Siamo all’epilogo, ultima frazione, ormai lo stadio è interamente all’ombra, la calura ha lasciato il posto ad un meraviglioso tramonto romano, e quando la sera volge al crepuscolo la Podistica Solidarietà è in vantaggio di un paio di giri, schiera Fabrizio Galimberti, una sicurezza, il runner che sai da dove è partito ma non sai dove arriverà, enormi margini di miglioramento per ora rallentati solo dal poco tempo a disposizione, ma quando uno ha in canna certe doti, all’occorrenza le tira fuori.
Ora siamo tutti impegnati a vedere nella griglia di partenza chi presenterà la Roma Road Runners, se ha già giocato tutte le sue carte o se sta per calare un Asso, ma seppure avrà questa carta noi li batteremo perché il nostro Asso è di “cuori”, siamo in tanti qua a urlare, ad incitare, meritiamo la vittoria più di chiunque altro, per la nostra mentalità, per i nostri fini e anche perché abbiamo 7 squadre straordinarie!!!
Quando osserviamo l’atleta avversario ci guardiamo io e il Presidente e iniziamo a parlare con gli sguardi dicendo, senza parlare, la stessa cosa …
Tutti ci apprestiamo a tifare la cavalcata trionfale di Fabrizio, che parte con passo sostenuto, tanto sostenuto che è al passo del superEroe Fabio Ricci, grandissimo Fabrizio, è un piacere vederlo correre, è meraviglioso poi sapere che sta correndo verso la vittoria!!!

In questo momento stiamo sommando tutti i chilometri percorsi da :
Alfredo Donatucci : 15252
Giorgio Meschini : 14988
Checco de Luca : 15655
Augusto Iadeluca : 14950
Luca Gargiulo : 13509
Gianluca Astore : 14097
Giovanni Bretti : 12995
Marco Taddei : 14406
Rogerio Dos Santos Galvao : 14173
Andrea Mancini : 16060
Fabrizio Marini : 14239
Fabrizio Galimberti : 15033
Totale : 175357


Questo è quello che conta, il totale finale!!! Mi scuso se ho citato qualcuno in più o in meno, se qualcuno non l’ho citato affatto, ma ribadisco il concetto che in queste competizioni siamo una squadra, siamo tutti insieme la Podistica Solidarietà siamo un solo cuore, e in questo caso una frase d’amore non è Podistica Solidarietà ti amo ma … la Podistica Solidarietà è passata in vantaggio!


Gara: Staffetta 12 x 1 ora (17/09/2011)

SCHEDA GARA



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