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Splendida giornata a Nettuno
di Sandro Pecatelli, 03/06/2008

Sandro Pecatelli, ultimi metri prima del traguardo di Nettuno.

Sandro Pecatelli, ultimi metri prima del traguardo di Nettuno.

Nettuno, la Perla del Tirreno, qualcuno l'ha definita così, apre le sue porte ai podisti, ai meno bravi e ai più bravi ma tutti onesti amanti della fatica pura.

Nettuno ci accoglie nel suo Piazzale sacro di San Rocco, conosciuto in tutto il mondo, se è vero che vi sono Chiese dedicate alla bambina Santa Maria Goretti sinanchè in Australia.

Invero, un altra figura sacra, la statua lignea della Madonna delle Grazie, partendo dalle Isole Britanniche circa 500 anni fa e con destinazione Napoli, è voluta fermarsi nelle acque laziali del Tirreno e, in maniera esplicita sulle rive amiche di Nettuno.

Gli abitanti l'hanno accolta e continuano a onorarla. Tributano eguale onore alla Santa Bambina e alla Mamma di Gesù così, una madre e una figlia, entrambe sante, si dividano la casa, Il Santuario Santa Maria Goretti, per ospitare i fedeli e fare da tramite tra i mortali e l'Eterno.
 
Nettuno non è solo sacro ma è anche pagano così all'interno del Borgo, e proseguendo sino al Castello Sangallo, è possibile ammirare, partendo dalla Fontana Vecchia, all'altezza del porto, secoli di storia romana.

Ora del Borgo si è appropriato la gioventù locale e li vari locali offrono ristoro e ambienti per socializzare di fronte a una pizza, una piadina e una birra. I bimbi e i meno giovani preferiscono una passeggiata mentre gustano un gelato o uno yogurt, forse più salutare.
 
Infine, il mare, le insenature, l'aria salmastra e un sole che si sforza di vincere e sparpagliare qualche avvisaglia di nuvola fanno da cornice a una manifestazione che ha l'intento principale di essere una festa anche se dove c'è gara e competizione c'è anche agonismo.

I più agguerriti lottano per le prime posizioni subito dopo al via e noi altri, con personali ambizioni lottiamo per raggiungere l'arco dell'arrivo.

Un passo dopo un altro è, soprattutto in gara, fatica ma anche divertimento. Questo pensiero del divertimento paradossalmente rende l'arco più vicino! E, quando non pensiamo a spingere, abbiamo il tempo di alzare la testa e vedere ai bordi della strada spettatori che guardano le nostre fatiche. Qualcuno si domanda chi ce lo fa fare, qualcun'altro addirittura prova a incitarci come fossimo dei veri atleti e non solo semplici amanti della fatica e della sfida.
 
Nettuno accoglie per il 2° anno i podisti e sembra che la presenza dei partecipanti sia raddoppiata rispetto alla prima edizione.

Il percorso non è proprio pianeggiante, sicchè al 6° chilometro lo strappo in ascesa sopra la Villa Borghese e il caldo (forse) hanno inciso sulla prestazione seppur la successiva discesa, prima marcata e poi sempre più dolce, hanno riequilibrato lo sforzo.

La possibilità, poi, di intravedere già a un chilometro e mezzo il Santuario, quindi il traguardo, è stata una carica di adrenalina sufficiente, per alcuni, a dare quel qualcosa in più.

Al traguardo, forte si sentiva la voce dello speaker che, più di una volta per esaltare il successo della manifestazione, approfittava di un gioco di parole e gridava: "siamo al mare e voi siete una marea", "siamo al mare e voi siete una marea", "siamo al mare e voi siete una marea"....
 
All'arrivo ad accogliermi c'era mio figlio e mi diceva 'bravo' mentre io, pur non sapendo il tempo, ero deluso perché in tanti mi hanno passato ma il suo 'bravo' mi ha commosso e nel mio cuore l'ho ringraziato da padre a figlio.
 
Bella manifestazione che mi auguro venga replicata e grazie al Presidente che ci comunica un "bellissimo quarto posto".
 
un caro saluto e un grazie
 
sandro pecatelli


Maurizio Battisti.

Maurizio Battisti.

Gara: Trofeo Città di Nettuno (01/06/2008)

SCHEDA GARA



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