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Una maratona da sogno!
di Anna Marina Cutelle', 02/04/2015

Anna corre verso il traguardo

Anna corre verso il traguardo

Il mio sogno era chiudere una maratona in 4h 16’ solo per un gioco di numeri, non perché pensassi veramente di farcela, il 16 marzo sono nata e il 16 ottobre è nato il mio grande amore per Paolo. Ci ho provato a Firenze ma è andata male, 4h 25’, a Sabaudia ci sono andata vicino, 4h 18’, a Roma il percorso è impegnativo, con i sampietrini e la pioggia non ho speranze! Il mio amico Nicola mi propone di correrla insieme in 4h 30’, sarebbe bellissimo ma non mi illudo troppo.
Il giorno tanto atteso arriva, adrenalina ansia paura ed emozione si alternano in me ... il tempo non mi aiuta, non amo la pioggia, quindi indosso un poncho trasparente sperando che sia utile. Saluto Paolo all’entrata della griglia, grazie al tempo ottenuto a Sabaudia è la penultima non l’ultima!!! Mancano 20 minuti alla partenza, cerco di riscaldarmi corricchiando e a poco a poco la griglia si riempie, mi fermo ad attendere lo sparo con le farfalle nello stomaco, circondata da centinaia di atleti.
Partiamo camminando, siamo tantissimi, piano piano iniziamo a correre … passo sotto l’arco di partenza e comincia la mia avventura …

Vorrei guardarmi intorno ma sono troppo impegnata a saltare felpe, maglioni, buste di plastica e bottiglie vuote che i miei colleghi podisti molto educatamente hanno gettato a terra, la strada sembra un campo minato, una felpa volante mi arriva in testa ma lascio stare le polemiche, sono già abbastanza nervosa. La pioggia non si attenua, anzi, dopo qualche km aumenta ma cerco di non pensarci e tento di evitare il più possibile le pozzanghere, non mi piace avere i piedi bagnati.
Superato il campo minato, ancora incredula mi guardo intorno: sto correndo nella città più bella del mondo! Ecco il Circo Massimo, le Piramidi, la Bocca della Verità, il lungotevere, ponte Sant’angelo, piazza Cavour … c’è tanta gente a fare il tifo per noi, incurante della pioggia, tanti bambini allungano le mani per battere il cinque, qualcuno incoscientemente attraversa rischiando di essere travolto, vado a sbattere ad una signora che per fortuna non cade, un’altra signora anziana col bastone tenta di passare e ci grida “ehi un attimo!” non oso pensare a cosa sarebbe successo se avesse attraversato … mi scusi tanto, la prossima volta mi fermo, la prendo a braccetto e la faccio attraversare.

So che al 12° km ci saranno le mie amiche ad incoraggiarci e finalmente le vedo, Gisella, Roberta, Raffaella con Andrea e Davide, imperterriti nonostante la pioggia ad attendere per ore il passaggio di quei pazzi che corrono per 42 lunghissimi km, li saluto ridendo, mando loro un bacio e proseguo con nuovo entusiasmo … è incredibile quanta energia ci danno gli amici sostenitori! Lungo il percorso sento spesso gridare “alé podistica!”, sono gli oranges che mi incoraggiano, ma quanti siete! Allo spugnaggio del 18° km altri visi amici mi incitano e subito dopo entro in via della conciliazione … sullo sfondo la maestosa Basilica di San Pietro mi lascia senza fiato, anche se l’ho vista centinaia di volte mi affascina, sono estasiata e continuo a correre con più grinta. I km scorrono rapidi, sono già al 30° km e il display segna 3h 03’!!! L’euforia sale ma improvvisamente sento i muscoli delle gambe indolenziti… paura!!! ... rallento un po' e la situazione migliora, spero che non si facciano sentire i miei soliti disturbi intestinali ma tutto sembra andare per il meglio, il percorso è faticoso sugli storici sampietrini ma ciò che mi sta intorno è spettacolare, da via del Corso entro in Piazza del Popolo … fantastica!!! Poco più avanti Piazza di Spagna … che meraviglia ... sono al 40° km!!!

L’emozione mi attanaglia, qualcuno mi chiama, è Roberta con Andrea, li saluto con gioia, ritrovo Nicola e proseguiamo insieme, sono sempre più euforica, aumento l’andatura, le gambe vanno da sole, ovunque sento gridare “alé podistica” … non so chi siate ma vi voglio bene, mi state dando la carica per affrontare l’ultimo tratto in discesa sui sampietrini. Ecco Piazza Venezia, dopo la curva una visione celestiale, il display segna 4h 16’ 47” posso farcela, devo farcela!!! Corro più che posso insieme a Nicola e finalmente supero il traguardo!!! 4h 16’ 59” … il sogno si è avverato! Un pensiero mi colpisce improvvisamente: quello è il tempo totale, guardo il gps, il tempo reale è 4h 15’ 19”. Sono incredula poi mi arrendo alla meravigliosa realtà … ce l’ho fatta!!!

Nicola mi abbraccia, è contento, è partito nell’ultima griglia, per lui il real time è 4h 13’ … una donna sorridente mi mette la medaglia, sento qualcosa pungermi gli occhi, sono le lacrime, piango di gioia e penso che non potrei essere più felice … ma mi sbagliavo … ad aspettarmi c’è il mio Paolo e le lacrime si sciolgono in un sorriso, ci abbracciamo e baciamo, anche lui ha fatto un’ottima gara dopo due anni difficili tra infortuni vari … adesso sono travolta dalla felicità!!!
Roma con te ho un conto in sospeso … la prossima volta voglio il sole!



Anna e Paolo con la medaglia appena conquistata

Anna e Paolo con la medaglia appena conquistata

Gara: Maratona di Roma (22/03/2015)

SCHEDA GARA



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