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Pieve Torina: il paese “fantasma”! Dove le porte sono chiuse per sempre, vogliamo aprire un “portone”: una biblioteca per la scuola!
di Pasquale Trabucco, 25/11/2017

Alcuni dei ragazzi che a breve torneranno a studiare nella nuova scuola di Pieve Torina

Alcuni dei ragazzi che a breve torneranno a studiare nella nuova scuola di Pieve Torina

La Podistica Solidarietà... un "virus" di solidarieta'! "Soave sia il vento... tranquilla sia l'onda... ed ogni elemento benigno risponda ai nostri desideri...." (Mozart)

Il 90 per cento degli edifici del paese di Pieve Torina è definitivamente andato perso, inagibile! Gli adulti, come i ragazzi ed i bambini della scuola “Edmondo de Amicis” di Pieve sanno che dovranno aspettare ancora. Ed è per questo che ci vuole “Cuore”, proprio come scriveva l’autore a cui è intitolata la scuola di Pieve.
Noi, uomini e donne del 2000, dobbiamo cercare di essere come gli italiani dell’epoca del libro che, se anche con poco, cercavano di donare quanto avevano agli altri e le loro case erano sempre aperte. Oggi, noi che siamo podisti solidali, abbiamo l’ennesima occasione per aiutare una scuola ed un paese un po' dimenticato.

Pieve Torina è un piccolo borgo italiano con 1500 anime… non è grande come Visso, non è grande come Amatrice, non è Norcia è… solo Pieve!
La cronaca si sa a volte è ingiusta a volte dimentica i più deboli tra i deboli, per dare spazio a quelle realtà più grandi con nomi più facili da ricordare perché già conosciuti. Così anche un terremoto può essere “diverso” tra un paese ed un altro. La solidarietà invece no! La solidarietà ha l’obbligo di essere sempre uguale la dove c’è bisogno.

L’altro giorno, ho avuto modo di parlare con Pino, il nostro Presidente, che mi ha chiesto di occuparmi di questa nuova iniziativa solidale a favore delle zone terremotate: dopo Finale Emilia, dopo Amatrice ora Pieve Torina. Oggi come allora voglio gridare forte: un libro per la vita!
Infatti è intenzione della Podistica realizzare una nuova biblioteca anche a Pieve. L’occasione è venuta dal nostro amico Angelo Mauri, che di Pieve Torina è un figlio. Qualche giorno fa ho avuto modo di parlare con la Professoressa Elisabetta Luccio la quale ha apprezzato molto questo nostro progetto.

Come abbiamo fatto per Finale prima e per Amatrice poi, anche per Pieve lanciamo l'idea di regalare libri nuovi o usati ma in ottimo stato con la particolarità di una dedica che "scalderà" il cuore al futuro lettore! Siamo certi che sarà ancora una volta un successo.
Con questo spirito vi invito tutti a portare il vostro o i vostri libri con "dedica" anche perché i numeri parlano chiaro la Podistica conta più di 1.300 atleti, e questo ci da la possibilità di contribuire alla costituzione di una biblioteca privandoci ognuno di uno o due libri, magari inserendo una "dedica" ai nostri amici, potremmo così avere la certezza di aver dato slancio alla rinascita, anche culturale, di un paese tanto colpito.

Voglio ricordarvi quanto scrissi in occasione del sisma dell'Emilia:
"Quello che desideriamo chiedervi è di donare libri usati, ovviamente in buono stato, ed autografati con pensieri di solidarietà, scritti da bambini se i libri sono per bambini, da ragazzi se i libri sono destinati agli adolescenti, e da adulti se i testi sono indirizzati agli adulti. Questo "toccare" libri usati ma "dedicati", pensiamo possa portare un momento di serenità a queste persone tanto provate..."

Questa volta voglio chiedervi, se vi è possibile, anche di donare un libro nuovo perché mi piacerebbe che questa biblioteca acquistasse un sapore diverso: Pieve è si piccolo borgo ma non per questo viene dimenticato anzi viene valorizzato.

Vi prego inoltre di controllare che i libri siano in ottimo stato e soprattutto devono essere di narrativa. Insomma romanzi, attualità per “ragazzi” dai 5 agli 80 anni.
Quindi, ragazzi, di corsa verso la sede con un libro in mano.

Lino in arte il Conte Oliver




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