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La podistica per l'AIPD
di Adriana Saragnese, 03/08/2007

Nel mirino delle iniziative della “Podistica Solidarietà” stavolta è finita l’Aipd, l’Associazione Italiana Persone Down, alla quale è stato versato un contributo di 100 euro da parte della nostra società. L’AIPD è un’associazione senza fini di lucro, che riunisce persone down e le loro famiglie, sostenuta dagli stessi soci, ma anche da contributi di privati o associazioni varie in contatto con essa, nonchè alcuni enti pubblici. Sostiene iniziative di vario tipo, allo scopo di favorire e facilitare l'integrazione delle persone down nelle varie attività quotidiane.

La sindrome di Down è una malattia genetica, caratterizzata dalla presenza di un cromosoma in più, il cromosoma 21, infatti è chiamata anche Trisomia 21.

E’ stata sottolineata la frequente correlazione tra età materna e sindrome, poiché spesso ne sono colpiti i nati da madri di età di età superiore a 35 anni, ma attualmente non si conoscono ancora cause specifiche.

I bambini affetti sono caratterizzati da microcefalia e occipite appiattito. Gli occhi sono obliqui dal basso verso l’alto, infatti la malattia è chiamata anche mongolismo, le mani sono piccole e tozze, si associano la bassa statura, cardiopatie e insorgenza di leucemie acute.

Questi bambini hanno uno sviluppo psicofisico ritardato, il quoziente di intelligenza medio è circa 50, invecchiano precocemente, ma lì dove mancano complicanze cardiologiche gravi possono raggiungere anche i 50 anni.

Oggi, grazie a un lungo lavoro di sensibilizzazione la qualità di vita dei down è notevolmente migliorata. Molti di loro sono ben integrati e svolgono numerose attività con ottimo profitto, tanto che alcuni abbiamo potuto apprezzarli anche nel campo artistico cinematografico-teatrale e a livello sportivo.

Mi sono sempre stupita dell’elevata frequenza di quest’equazione “capacità d’amare e disagio fisico”, di questo rapporto direttamente proporzionale a dispetto di certe “perfezioni” che si accompagnano ad anime sciagurate.

E’ pur vero che i più grandi tesori si nascondono in terre sconosciute, aspre ma che una volta scoperte diventano paradisi.

Chissà che un giorno di questi non mi ritrovi ad una gara sotto il serpentone di partenza accanto ad un’altra maglia arancione indossata da un tizio con gli occhi dal taglio orientale, il sorriso largo e ingenuo, le mani piccole e il cuore grande, iscritto al “club dei down”, con l’hobby "della podistica e della solidarietà”.

E poiché la semplicità si accompagna spesso alla fantasia e alla volontà, di sicuro a fine gara lo ritroverei tra i migliori con premio categoria. La categoria degli angeli!

In attesa di questa splendida giornata da parte della “Podistica Solidarietà” un abbraccio a tutti gli amici down, perché o con poco o con tanto, noi saremo sempre accanto a voi.

Adriana Saragnese.




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