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Di nuovo in partenza verso The Village of Hope!
di Marco Rossi De Gasperis, 04/11/2011

Cari amici della Podistica Solidarietà,

la Tanzania con i suoi tre milioni di malati si pone, come numero globale di gente che vive con AIDS, al quarto posto della scala mondiale dopo il Sudafrica, l’India e La Nigeria.

Ogni anno 70-80.000 sono i bambini infetti con meno di 15 anni e la gran parte di loro muore prima di raggiungere i 5 anni di età e 200 sono i bambini che ogni giorno si ammalano.

Quasi al centro della Tanzania, in una delle zone più povere dell’Africa, a sette chilometri dalla città di Dodoma sorge dal 2003 un centro per bambini orfani e abbandonati affetti da AIDS “il Villaggio della Speranza”.

L’organizzazione e le attività sono condotte dalla congregazione delle Suore Missionarie Adoratrici del Sangue di Cristo che lavorano in Tanzania fin dal 1969 e sono un ente legalmente riconosciuto dal governo Tanzaniano.

Anche quest’anno, ed è il nono, il 23 di Novembre partirò per raggiungere il villaggio dopo 24 ore di viaggio e rimarrò li fino al 4 Dicembre per partecipare, assieme ad altri colleghi dell'Ospedale del Bambino Gesù, a rendere sempre più autonomo ed operativo il laboratorio per le analisi di chimica-clinica, microbiologia e virologia dedicato allo studio e al monitoraggio dell’HIV e della terapia.

Il Villaggio della Speranza vuole essere una piccola risposta a una delle più grandi sfide dell’Africa di questi tempi: quella dell’AIDS, accogliere e curare i bambini malati cercando di dare loro un futuro.

Il progetto si compone di tre parti.

1) Realizzazione delle strutture che servono per l’intero progetto.
Le strutture già realizzate sono:
12 appartamenti (case famiglia) per 150 bambini orfani con AIDS conclamato.
Un laboratorio analisi per i test di routine e specifici per l’AIDS e un dispensario con degenza per bambini nei momenti di crisi.
Un asilo e una scuola elementare e media per provvedere all’istruzione dei bambini malati.
Una cucina e una lavanderia centralizzate, una piccola fattoria e un orto per il sostentamento alimentare.

2) Estensione del programma di cura a circa 500 bambini sieropositivi che vivono nel loro ambiente familiare e dei loro familiari di solito anch’essi malati di AIDS; questa seconda fase del progetto comprende:
L’assistenza ambulatoriale dei bambini e dei loro familiari, con analisi di laboratorio, diagnosi, trattamento specifico e distribuzione gratuita dei farmaci e monitoraggio adeguato.
Ridurre la trasmissione del virus HIV dalla mamma al bambino e prolungare la vita della mamma sia per se stessa, sia perché possa crescere i propri figli; in poche parole: far nascere bambini sani da mamme sieropositive con la cura prima del parto.

Questa terza parte del programma si realizza costruendo una casa di accoglienza con reparto di maternità per le partorienti sieropositive che seguiranno il programma di maternità protetta; naturalmente i neonati non potranno essere allattati al seno perché il virus può trasmettersi attraverso il latte materno e si dovrà provvedere attraverso metodi alternativi di alimentazione con latte artificiale che è molto difficile trovare e ha un costo altissimo.

Anche quest'anno, prima di intraprendere il mio viaggio, voglio salutarvi e ringraziarvi per il vostro aiuto.

Dott. Marco Rossi de Gasperis


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La Podistica Solidarietà aiuterà il nostro amico Marco e il Villaggio della Speranza con una donazione.

Bonifico per donazione di 500 euro al Villaggio della Speranza

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