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Il "polmone" di un "Angelo"
di Redazione Podistica, 21/10/2014

Non è un gioco di parole. Ma una breve storia che vorrei raccontare a tutti voi. Perché ogni volta che ci alziamo la mattina di una domenica qualunque per andare a partecipare ad una gara, spesso pensiamo solo a come vestirci (farà caldo? pioverà?) , a verificare che il Garmin sia carico, a scegliere le scarpe, a prendere i sali, a promettere a che ti aspetta a casa che arriverai in tempo.

Oggi ho incontrato Angelo (un “Angelo” vero), un amico della Podistica Solidarietà che conosco da tempo.

Ma non si può dire mai di conoscere bene una persona nella vita fino in fondo. Lui è uno che corre spesso, con il sorriso. Uno che alla Podistica da una mano in tante attività. Uno che non si tira mai indietro.

Ci siamo incontrati in “campo neutro” in una palestra di Roma, in un quartiere che non sapevo fino a oggi di condividere con Angelo. Mi ha fatto molto piacere incontrarlo. Abbiamo parlato del più e del meno, di cosa facessimo lì, delle nostre famiglie e ovviamente anche della corsa. Da quanto corri, del perché corri, di che tempo fai. Di tutto insomma.

Angelo mi ha sparato una fase che mi ha spiazzato: “Lo sai io ogni volta che partecipo a una gara e arrivo, so di essere arrivato primo!”. L’ho guardato e ho pensato con la mia sfacciataggine a un altro dei tanti runner pensionati che credono di essere un campione. Devo aver fatto una faccia strana.

Angelo deve averlo letto nei miei occhi, e con tono pagato ha proseguito: “Sai io qualche hanno fa sono scampato a un bruttissimo incidente stradale. Ero morto… poi il buon Dio ha deciso che non era il momento. Che dovevo restare ancora un pochino su questa Terra. Nell’incidente ho perso un polmone. Quindi adesso devo stare attento quando corro. Sono come un motore diesel. Devo prendere un ritmo, mantenerlo con calma, non forzarlo. Mai! E ogni volta che arrivo al traguardo, so che sono arrivato PRIMO!”.

Comunque la pensiate sul buon Dio, o su chiunque si sia lassù, questa storia mi ha colpito molto.

Il polmone di un Angelo (l’unico polmone), collabora e gli permette di partecipare a tante gare. Soprattutto a quelle con premi interessanti che danno la possibilità di aiutare tanti amici.

Forse domenica anche io al traguardo avrò il coraggio di pensare di essere arrivato primo, al di là del tempo scarsissimo che registrerò.

Pubblicato a cura della Redazione della Podistica Solidarietà




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