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Ecomaratona del Chianti: un evento che suscita sempre nuove emozioni
di Paolo Reali, 24/10/2015

E’ stato un successo annunciato. La 9ª edizione dell’Ecomaratona del Chianti non ha deluso le aspettative degli organizzatori della manifestazione che da venerdì 16 a domenica 18 ottobre hanno trasformato il piccolo borgo di Castelnuovo Berardenga (SI) in uno splendido palcoscenico per gli oltre 4000 partecipanti che hanno preso parte alle distanze competitive e non.
Il centro nevralgico della manifestazione, è stato la città di Castelnuovo Berardenga che si trova ai confini meridionali del Chianti Classico a meno di 20 km da Siena in un territorio compreso tra i fiumi Ombrone e Arbia. Il nome Berardenga deriva dal conte Berardo di stirpe franca, vissuto nella seconda meta del X secolo.

Clicca QUI per vedere il video realizzato da Paolo

Nel dettaglio, 630 sono stati gli iscritti alla 42 km, 800 quelli della 21 km, 475 della 14 km, 1230 all’Ecopasseggiata di 10 km, 260 per l’Arceno Nordic Walking, 860 alla “Passeggiando per cantine”. Numerosi anche i partecipanti stranieri richiamati dalle attrattive turistiche del territorio: 250 solo nei percorsi agonistici con Stati Uniti, Francia e Polonia tra le Nazioni più rappresentate. Presenti anche atleti del Giappone, del Messico, del Senegal, di Singapore e della Repubblica Sudafricana. E’ stato quindi premiato anche quest’anno l’impegno di quanti dal 2006 credono in un appuntamento che si caratterizza fin dalle origini per uno straordinario mix di sport, valorizzazione del territorio e del suo patrimonio eno-gastronomico. Grande partecipazione di pubblico nel pomeriggio del sabato al convegno “Allenamento e alimentazione nel trail”. L’incontro, moderato da Daniele Menarini, condirettore della rivista Correre, ha visto presenti il preparatore atletico Fulvio Massini, l’olimpionico Gelindo Bordin, Fabrizio Angelini, presidente Sinseb, e Gabriella Stramaccioni dell’associazione Libera. Attorno a piazza Marconi si svolgeva intanto l’Expo delle aziende sostenitrici della manifestazione e un mercatale di prodotti tipici del territorio toscano che offriva al numeroso pubblico italiano e straniero presente la possibilità di portare con sé un ricordo tangibile della tre giorni della manifestazione. La sera, a partire dalle 19, presso la palestra della Polisportiva La Bulletta è stato offerto il primo e abbondante pasta party messo a disposizione dagli organizzatori dell’evento.

L’Ecomaratona del Chianti si svolge nel cuore verde della Toscana; è un susseguirsi di splendidi paesaggi segnati da fitti vigneti, boschi di castagni, querce e lecci, suggestivi borghi medievali, romantici castelli e affascinanti casolari. E proprio l'argento degli olivi, la verde geometria delle viti, le strade sottolineate dai cipressi, le gialle ginestre ai limiti dei boschi formano quadri tanto suggestivi e armonici da fare supporre un' unica mente ispiratrice. Alle 9.30 in punto viene dato il via e da piazza Marconi posta alt. 335 mt, in compagnia di Marco Vicepresidente della società, percorro tutto il borgo imbandierato per poi attraversare la strada principale in direzione della Superstrada per Siena per km 1,40 pianeggiante in leggera discesa in direzione della magnifica campagnia per poi svoltare nettamente a destra su strada bianca in leggera discesa per Casale il Colle, e passando accanto al Casale e Casalino lo sguardo gode di uno spettacolare panorama sulle crete e Siena.
I paesaggi che hanno ispirato numerosi pittori rinascimentali e non, sono da cartolina; dolci colline verdi si alternano a filari dorati freschi di vendemmia, casolari costruiti in pietra locale del color della terra fanno da contraltare a ordinate file di cipressi, la turrita Siena con il suo duomo in pietra bianca e nera emerge come per incanto in questo paradiso per gli occhi.
Inizia una strada di campo che costeggia le vigne della tenuta Chigi Saracini, per poi con una breve salita di 400 mt al 12% raggiungere il borgo di Gustrigona.
La prima parte si rivela abbastanza facile con discese veloci, sino al 8 km dove si raggiunge il punto più basso a 210 mt slm. Ivi si procede su di una campestre in salita sino al podere Nebbina dove attraversiamo le coltivazioni di vigne e ulivi tipiche del Chianti e abbandonando la zona delle crete Senesi con campi coltivati a grano, ci inerpichiamo sulla scalinata che posta alla fortezza di Monte Giachi lunga 200 mt dove ci accoglie il ristoro organizzato dagli amici del gruppo podistico Bellavista e da qui possiamo ammirare un panorama eccezionale. Si prosegue poi con una strada di campo pianeggiante.

Via via attraversiamo la cantina di Castell’in Villa e in direzione di Santa Chiara svoltiamo all'interno dell'Azienda La Lama dove un accogliente ristoro e uno spettacolare panorama sul Chianti e sulle colline che presto dovremo scavalcare ci restituiscono le forze ed è in questo tratto pianeggiante, che rifiatamo, perché a seguire vi sarà una parte di salite e discese molto muscolari.
Da questa punto inizia il tratto più impegnativo che ci porterà sino al Km 23,00 sempre in una continua salita interrotta a tratti da brevi discese e zone pianeggianti.
Attraverso una strada di campo pianeggiante costeggiamo le vigne dell’azienda agricola Villa Sesta non prima però di inoltrarci in un breve sentiero nel bosco.
Il percorso in rapporto alle altre ecomaratone di montagna è più veloce e più facile; non occorre essere specialisti nel trail ma, per il ritmo sempre sostenuto e per le salite relativamente brevi diventa un percorso molto muscolare. Da qui anche se con tratti pianeggianti e breve discese, si procede per una lunga salita sino al km 23 nel punto più alto del percorso Sestaccia qui, finisce la salita impegnativa e si prosegue con un tratto di 700 mt. con brevi pendenze. E’ un tratto da non sottovalutare perché pur non presentando forti dislivelli, è impegnativo.
Si raggiunge il borgo di Campi . E’ il punto più alto del percorso (630 mt) con una splendida vista sulle Crete, la Val D’Orcia sino al Monte Amiata e al lago Trasimeno. Dopo aver lasciato Campi a 200 mt attraversiamo in discesa la strada provinciale e subito dopo ci accoglie un ristoro organizzato dal gruppo di cacciatori di Castelnuovo in collaborazione con gli amici del gruppo podistico Risorti di Buonconvento
Al km 23,20 entriamo nella Tenuta di Arceno con le vigne antiche di secoli, è una un luogo ove si respira storia e bellezza.
La proprietà presenta opere architettoniche di particolare pregio fra cui la storica Villa del seicento cui è annesso il Parco Romantico e la Cappella di San Giovanni.
Il Parco e i due Viali alberati con doppio filare di cipressi sono sottoposti per legge a tutela data la loro preziosità e non comune bellezza, in particolare per la ricchezza e vetustà della flora esistente nel parco, il laghetto e il pittoresco aspetto dei due viali di cipressi. Questi ultimi si intersecano ortogonalmente indicando scenograficamente l'accesso alla Villa padronale.

La attività agricola viene svolta dalla Tenuta di Arceno che fa della viticoltura la sua attivita' principale curando il territorio con attenzione e rispetto. I vigneti ivi presenti sono di particolare bellezza paesaggistica oltre a produrre ottimi vini. Costeggiamo il casale Casanova e proseguendo in discesa passiamo a fianco il casale Palazzaccio per arrivare dopo poche centinaia di mt al casale di Pancole, Montebenichi e costeggiando meravigliosi casali, in una continua salita raggiungiamo il bivio che ci conduce al meraviglioso borgo di San Gusme. E’ un punto panoramico alt 480 mt che ci conduce in leggera discesa che diventerà ripida al famoso borgo nella cui piazza e’ presente un ristoro offerto dal circolo degli amici di San Gusmè in collaborazione con il nutrito gruppo degli amici della Chianina running. San Gusmè è un delizioso borgo fortificato a pochi chilometri da Castelnuovo Berardenga e dal centro di Siena ha mantenuto, il suo originale aspetto di borgo medievale ed è caratterizzato da un'atmosfera rilassante e tranquilla. Soffermandoci un attimo all'uscita della porta, osserviamo il profilo di Siena all’orizzonte. Si prosegue passando in discesa per le vigne della Tenuta con i suoi casali tipici e costeggiando la sua cantina percorriamo il mitico viale cipressato a dir poco spettacolare; con un lungo rettilineo con la parte finale in salita non impegnativa arriviamo al ristoro organizzato dagli amici di Rapolano del gruppo Valenti, dove vi sembra di partecipare ad una festa con vino e salumi tipici.
Siamo al km 38.90 e dopo il guado di un ruscello (Ombrone) inizia una salita nel bosco con un sentiero a tratti ripido lungo 700 mt E’ l’ultima vera difficoltà. Si raggiunge il casale di Rancia con la presenza di un ristoro organizzato dagli amici della Bulletta bike e si vede a breve distanza il paese di Castelnuovo e un panorama incredibile con la sagoma del monte Amiata e della Val d’Orcia.
Entriamo nelle proprietà dell’azienda di Felsina facendo l’ultimo km tra vigneti e uliveti. E’ un ultimo tratto ondulato che ci conduce tra musica e gente festante direttamente a piazza Marconi.




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