home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

NOTIZIE SOCIALI


tinforma


notiziario tiburtino


podistica in pillole


videoteca


ritratti orange


archivio notizie

I Racconti del Guss. Milano e la metropolitana.
di Attilio Di Donato, 19/08/2011

Cari amici Guss e non, orange e non, è finita un'altra settimana.

Per me è stata di lavoro e pendolarismo. Sto scrivendo un altro libro, si chiama "Il pendolare di Faucoult, o come diavolo si scrive, non lo so.

Ho fatto amicizia con il capotreno. Stamattina però è sorto un equivoco: ho preso il treno al volo e il capotreno amico mio agitava la mano. Io pensavo salutasse me ma invece stava dando il via libera al macchinista dietro di me. Cosi' si sono chiuse le porte e sono rimasto sul marciapiede come un provolone. Ho preso il treno dopo.

Milano è una città molto bella. Io però la conosco solo sotterraneamente perché il treno mi porta alla stazione di Garibaldi FS, da lì senza riemergere me ne vado a Cadorna e da lì prendo un'altra linea che mi porta a Inganni. L'ospedale è li', all'uscita della metropolitana.

Il Duomo l'ho visto solo nelle cartoline che vendono i tabaccai sotterranei. Spero un giorno di visitarla, mi hanno detto che c'è la Torre Pendente, il Maschio Angioino e tanti altri bei monumenti che non si trovano in nessuna altra città.

Qui la gente è normale, bocca, naso, orecchie ce le hanno anche qui. Si parla italiano, con un accento milanese che se lo senti sembra di stare a Milano. Ci sono però anche molta moltitudine di gente del sud, qui li chiamano terruncielli.

Il traffico esiste anche qui, le macchine sembrano uguali a quelle delle altre città i vigili hanno il casco a punta come quello nel film di Toto' e Peppino che non sapevano dove andare. La stazione è tutta coperta, così quando piove i treni non si arrugginiscono. Alcuni binari sono morti, altri stanno all'ospedale, altri sono vivi e devono sopportare il peso dei vagoni.

La mattina si svegliano tutti presto sti milanesi laboriosi, alle sei sono già fuori di casa. Qui sono molto precisi negli orari, se un treno fa ritardo avvisano che fa ritardo ma il ritardo lo fa sempre, quindi in fondo non è vero che sono precisi, mi sono sbagliato, scusate.

Qui si usa molto nominare Pirla, la moglie del giocatore del Milan, che nominano tutti e non riesco a capire perchè. Adesso vado perché devo buttare un secchio d'acqua a sti mbriaconi qua sotto.

Al prossimo raccontino Guss

Attiliuccio da Novara




File Attachment Icon
metro.bmp
File Attachment Icon
metrpicc.jpg