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C'è posta per tutti!
di Adriana Saragnese, 21/06/2007

Un anno fa quando il mio amico Paolo Aracu mi parlava della bellezza della corsa, della gioia di stare con gli altri, della fatica quanto più sentita tanto più cercata per dissetarsi nell’afa del quotidiano, pensavo fossero leggeri e personali entusiasmi generati da un’impetuosa e forse esagerata passione per la podistica.

Poi… poi, alla prima gara qualcosa è successo, il cuore ha tremato al passaggio di un’emozione fragorosa, intensa, che ha lasciato dietro di sé nuovi desideri, nuovi sorrisi, nuove lacrime, nuovi battiti, nuovi pensieri. E sono stata felice, perché la felicità è un atto volontario e sgorga solo se abbassiamo il ponte levatoio tra noi e la vita.

Ora mi ritrovo anch’io come il mio amico Paolo, soggiogata da questo muoversi tenendo il vento per mano, salutando tramonti di una bellezza devastante, con la luce del sole sgranata dalle chiome degli alberi e i fiori che si avvicendano in un narcisistico sfoggio di colori.

E così all’alba dell’estate, voglio donare un grazie da portare in vacanza a tutta la “podistica solidarietà”, a tutti i suoi atleti, dal primo al 400entesimo, perché atleta è chi pialla la pigrizia, chi dissolve la noia, chi resiste a quel piccolo dolore segreto che continuamente gli pungola il cuore, chi non cede a quell’ingiustizia che gli ha slogato l’anima, chi ignora l’ipocrisia, chi è clemente con i propri errori, atleta è colui che lotta, non contro il tempo, che è una gara persa anche dall’universo, non contro una salita che è solo una scorciatoia per la luna, ma contro un addio mai dimenticato, contro chi vorrebbe metterlo all’esilio dei desideri, contro un rancore mai addomesticato, contro le umiliazioni dell’età, atleta è chi lotta per il sorriso di un bimbo, per l’abbraccio di una madre, per l’acqua limpida di un fiume dove pescava con suo padre, per una giornata con un amico malato, per la stima del dio delle stelle, per l’amore e tutte le sue complicazioni, per le carezze ad un cane abbandonato, per un desiderio inutile ma piacevole, per la vita e tutte le sue sorprese, per un paio d’ali sul cuore.

Questo vedo quando umiliate l’asfalto con la vostra fatica, con il vostro sudore, vedo atleti, formidabili atleti e la mia ammirazione dilaga inarrestabile.

Grazie a tutti, grazie alle donne, splendide gazzelle e agli uomini, indomabili leoni.

Grazie per la vostra gioia che ora è anche mia, per la vostra generosità e per avermi donato la possibilità di dirvi grazie.

Grazie al presidente Pino Coccia per avermi accolta e aver creduto nelle mie modeste capacità, fornendomi un aiuto preziosissimo che ha dato i suoi frutti nell’ultima gara.

Grazie presidente, resta sempre tu il presidente di quest’armata di sognatori.

Un bacio a tutti da Adriana Saragnese.




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