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Voglia di pedalare - L'attrezzatura
di Mauro Cugola, 24/06/2014

Seconda puntata della rubrica "voglia di pedalare", curata dal nostro Orange Mauro. A breve il terzo ed ultimo articolo. (la Redazione Podistica)

Nella prima puntata (CLICCA QUI se vuoi rileggerla) vi abbiamo consigliato riguardo la scelta della bici, adesso occorre attrezzare il ciclista di tutto punto.
Per permettere al nostro “uomo” o alla nostra “donna” di pedalare e godersi la giornata, bastano poche cose. Molte altre sono superflue, perlomeno non cruciali. Vi elenchiamo le principali, quelle che riteniamo assolutamente indispensabili.

Il casco – è la prima ed è anche inutile sottolinearne il motivo. Se si va in mezzo al traffico automobilistico ci sono le macchine, sui sentieri c'è il rischio di cadere o scivolare su sassi, radici, buche. Salvano la vita e lo fanno per davvero (chiedete a chi scrive...), poi rispetto ai primi modelli degli anni '90 oggi sono leggeri e ventilati e costano relativamente poco, anche meno di 60 euro pur disponendo di tutte le omologazioni necessarie. Provatelo sulla testa: stretto il cinghietto e la rotellina posteriore, deve restare ben saldo, mentre sulla veridicità dei crash test fidatevi di quello che vi dice il produttore e non avventuratevi in tentativi...

Occhiali – a parte il sole, i riflessi e la sensibilità che ognuno ha con la luce, quando vi troverete un insetto o un sassolino in un occhio capirete perché li riteniamo indispensabili. Taglio sportivo, fasciante, colore di montatura e lenti a gusto vostro...

Borraccia – Che vi dice sempre il medico? Bere! Ecco, in bici vale lo stesso e con rinnovato vigore, visto che si può stare sotto sforzo anche due ore. Ovviamente sul telaio dovrà esserci il portaborraccia. Semmai verificate. E se comprate la bici a negozio, pretendetela in regalo. Insieme al...

Kit di riparazione – Appunto... Una borsettina dove dovrà esserci una o due camera d'aria di scorta, le due levette per rimuovere il copertone bucato, una pompetta per rigonfiarla e volendo anche un paio di chiavi inglesi o a brugola. Di tanto in tanto, si spera il meno possibile, vi troverete a fare i conti con lei. Così magari esercitatevi a sostituire una camera d'aria sino a che non padroneggerete l'operazione. Altrimenti, rimedio che torna sempre buono, portatevi il cellulare e chiamate qualche angelo custode.

Calzoncini con fondello – Ai maschietti più che mai (ma le femminucce non sono da meno) la sella soprattutto i primi tempi fa male. Ecco perché viene in aiuto il classico rinforzo sulle zone strategiche. Una volta sviluppato il proverbiale “callo” forse meno, ma si tratta di star seduti anche delle ore sulla stessa posizione. Una volta i fondelli erano di durissima (e insidiosissima) pelle di daino, oggi fortunatamente sono di microfibra imbottiti con spugne ad alta densità e sembra di stare quasi su una poltrona. Se avete qualche amico ciclista, pretendetene uno in regalo magari tra quelli che usa di rado, sicuramente chi va in bici da anni ne ha interi armadi pieni. Altrimenti quelli di buona qualità costano circa quaranta euro a negozio. Consiglio banale ma non per questo scontato: si indossano rigorosamente senza mutande, con il fondello a diretto contatto con la pelle. Altrimenti le parole dolore, piaghe e rossore assumeranno improvvisamente una nuova dimensione.

Questa l'attrezzatura base. Volendo utili sono anche altri accessori, non necessariamente indispensabili.
Per l'abbigliamento in estate andrebbero benissimo anche le fresche maglie traforate che utilizziamo per correre e che ci regalano quasi ogni domenica, ma certo una con le canoniche tre tasche posteriori è più utile. Se pensate di andare in montagna, un giubbino impermeabile vi aiuterà in discesa e anche se dovesse malauguratamente piovere.
Il puntapiedi sulla parte anteriore del pedale permette di non far scivolare il piede e rendere la spinta di pedalata più efficace (in salita più che mai...). Considerate che comunque esistono i pedali a sgancio rapido, che funzionano grossomodo come gli attacchi da sci. Sono un po' più costosi, quello sì, e necessitano di scarpe adatte, e anche quelle non vengono via proprio gratis. Sentite se al vostro generoso amico di cui sopra avanza qualcosa, e impratichitevi anche con le operazioni di aggancio e sgancio reggendovi ad un muro o a una ringhiera...
Il contachilometri? Oggi i telefonini fanno praticamente tutto e di app per smartphone ne sono pieni i vari “store”. Se volete averne sempre uno davanti al manubrio prediligete perlomeno un modello wireless, tanto si porta a casa con meno di 20 euro (modelli base).
E per la pressione delle gomme, una pompa da officina con manometro non sarebbe da disdegnare (costo circa 25-30 euro). Almeno si viaggerà sempre alla pressione giusta (7,5-8 bar per le bici da corsa, 2-2,5 bar per le mountain bike su sterrato) e non a occhio.

Detto questo, adesso che non ci manca nulla per pedalare, nella prossima puntata vi diciamo come fare.




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