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La mia prima mezza maratona... la Roma - Ostia.
di Roberto Trasatti, 25/02/2009

Il mare di Ostia

Il mare di Ostia

La voglia di arrivare fino alla fine ... di vedere il mare ... di poter giungere, almeno una volta, con le sole gambe, là dove sono sempre arrivato guidando una macchina o sedendomi su un vagone della Metro.

Ma perchè?

Spesso mi scopro con sensazioni, idee, riflessioni che ritrovo riportate su romanzi, poesie o articoli di giornale, finendo, una volta terminata la lettura, col rimproverarmi di non averle io stesso fissate sulla carta se non a beneficio di terzi, come per uno scrittore o un giornalista, almeno a beneficio di me stesso.

Ecco, quando corro, si affollano dentro di me quelle sensazioni, quelle idee, quelle riflessioni … anche se con una veste diversa. Tutto è più chiaro, semplice, nitido, riesci ad trovare la soluzione a quei problemi che durante la giornata erano rimasti irrisolti e ti stupisci di non averci pensato prima.

C'è lo sforzo, la fatica ... il corpo lotta eppure la mente è più libera che mai.
Quante intuizioni ho avuto sulle cose, sulle persone, su me stesso proprio mentre avevo ai piedi le mie scarpe da corsa.

Molte di quelle idee che mi rimprovero di non aver fissato sulla carta, nascono proprio quando il vento mi accarezza la faccia.
È in quei momenti che ti senti vivo e libero come sei stai volando.

Chi corre sa che la corsa è un modo per entrare, col cuore e con la ragione, nello spazio e nel tempo. Così ti immergi in numeri, ripetendoti che sei a metà del percorso e poi a due terzi, che manca sempre meno e che la fine è alla tua portata.

Quando corri il piacere coincide con la sofferenza.
La sensazione di libertà si lega in maniera imprescindibile allo sforzo prodotto dal corpo, così come l'emozione e la ragione non trovano più i loro confini: non sai più cosa è cuore e cosa è testa.

Ma perchè?

La domanda è quella di prima ... quella che ti fai prima di infilarti la tuta quando fuori fa freddo ... quando sei stanco e ti piacerebbe star solo a non far niente ... quando sottrai tempo ai tuoi affetti e al tuo lavoro.
La risposta sta nell'unica alternativa che ti si presenta: vivere un rimpianto che il più comodo dei divani non potrà mai e poi mai cancellare.

Il valore più importante in cui credo è la Libertà.
La corsa è ciò che più mi avvicina all'idea di Libertà.

Il mio corpo si muove senza costrizioni, trovando da solo il ritmo e la tecnica migliore.
Mi libero da tutto, non penso a quello a cui devo pensare tutti i giorni, o meglio, penso solo a ciò che mi fa piacere pensare in quel momento... il mio amore o il cornetto che mi concederò alla fine del mio sforzo.

E poi il ritorno a casa, la doccia e la sensazione di benessere che mi pervade ... come farne senza?

Una mezza maratona vuol dire macinare tanti chilometri, vuol dire stare molte ore da solo. Per farcela, la mente pensa tante cose, scopre anche quelle che normalmente non vengono fuori, arriva anche a ingannarsi da sola per vincere la fatica.
L'avversario da battere sei tu, diventi sempre più forte sia verso i dolori del corpo sia verso quelli dell'anima.

Correndo ho scoperto aspetti di me stesso che mi erano sconosciuti e che mi sono tornati utili in diverse occasioni.
Il più importante ... quello che mi accompagnerà ... spero ... fino ad Ostia, è di non mollare mai … di stringere i denti ... di arrivare comunque.

E allora ... mi rivolgo alle mie gambe, ai miei polmoni, al mio cuore: forza facciamocela ... permettiamo ai nostri occhi di vedere ancora una volta ...

il Mare.


Roberto Trasatti - Corri alla Garbatella 2008 (foto di Patrizia De Castro)

Roberto Trasatti - Corri alla Garbatella 2008 (foto di Patrizia De Castro)



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