home page   podistica   triathlon   trail   ciclismo   criterium   società   notizie   solidarietà   fototeca   videoteca   fidal   links   area riservata   contatti 
Podistica Solidarietà su FacebookPodistica Solidarietà su TwitterPodistica Solidarietà su InstagramPodistica Solidarietà su YouTube

archivio Gare Fittizie


calendario Gare Fittizie


notizie gare podistiche


archivio gare podistiche


calendario gare su strada


calendario gare atletica leggera


calendario gare in regione


calendario gare all'estero


11 consigli per la maratona


archivio notizie

Il mio Powerman Zofingen (quello della Donna dell'Atleta)
di Mario Rogerio Dos Santos Galvao, 20/09/2016

1. L'iscrizione

"Dai vieni pure tu, vedi un posto nuovo, un occasione per fare una vacanza!" È lui che dice questa cretinata, ed entrambi sappiamo che niente di cio' che avverra' potrà somigliare ad una vacanza: prima della gara non si potra' fare niente perché c'e la gara, e dopo la gara niente lo stesso perché lui sarà stanco! Ma io faccio finta di crederci...sono così rare le occasioni per farlo sentire in colpa! ;-)

2. Il viaggio

Io con la mia hand-bag, che contiene tutto il necessario per vivere comodamente 3 giorni. Poi arrivo alla macchina e non riesco mai a comprendere il perché di tutti quei bagagli. Cosa potrà mai esserci lì dentro? Lo scoprirò durante la cosiddetta vacanza. Oltre ovviamente alla bici, abbigliamento sportivo e civile, sia estivo che invernale (quindi 4 di tutto) ci sono: 2 caschi, 2 paia di scarpe da bici, 4 paia di scarpe da corsa (questo è veramente troppo!), 2 paia di ruote, pompa, 2 cassette degli attrezzi, un estrattore con annesse rape rosse, carote, semi vari, computer, varie macchinette fotografiche eeee..."Porca miseria! Ho dimenticato la Gopro!" Vabbe', ce ne faremo una ragione! :-) Pero' prego tutti voi: non mi chiedete più: "9 ore di macchina? Ma perché non andate in aereo?" Ecco perché!!!

3. La sera prima della gara.

Alla disperata ricerca di un ristorante dove mangiare un abbondante piatto di pasta un po' insipido e scondito (a prezzi Svizzeri di alta cucina) perché "bisogna fare il carico di carboidrati, ma non appesantire il fegato". Ebbene, già mi girano un po', in questa non-vacanza almeno un ristorantino tipico, un sapore nuovo...invece si finisce sempre nel finto italiano, come se i carboidrati fossero solo pasta! Comunque, lui pasta scondita, io schnitzel con patate (al ristorante finto italiano)."Come è quella schnitzel, buona? Me la fai assaggiare? Mmmm.....bona...gnam gnam...bona" Fine dei buoni propositi di dieta da altleta e fine della mia schnitzel! grrrrrrrr

4. La notte della gara.

Io ho tanto sonno, ma non riesco a dormire con uno che si rigira continuamente nel letto e va in bagno ogni mezz'ora. E poi l'odore in camera della omelette mi da verameeeeente fastidio.
5. Ore 5:30 La mattina della gara.
Finalmente Rogerio mangia questa cavolo di omelette! Oramai non è più nemmeno una questione di alimentazione ma un rito propiziatorio. Considerando che alle 5:30 l'omelette non te la prepara nessuno, la sera precedente abbiamo fatto la questua al ristorante affinché ce la preparassero secondo ricetta di Rogerio, che, se sei a Trapani è già un impresa, ma nella rigida svizzera, per di più tedesca, e in un inglese stentato... è una prova disumana! Ma gliel'abbiamo fatta anche stavolta! In ogni caso non bisogna dimenticare che anche le vitamine sono importanti per una corretta alimentazione pre-gara, quindi, alle 5:30 del mattino, per la gioia dei vicini di camera... daje con l'estrattore!!!

6. La gara.

Finalmente! L'emozione è forte, mi contagia: anche il mio cuore va a mille e voglio che si parta al più presto. Tutti sono al nastro, io sto in cima alla salita, Rogerio lo vedo in pole position. Partenza! Quasi immediatamente Rogerio rimane indietro, poi passa anche l'ultimo. C'e una grande partecipazione delle persone del posto, molto tifo. Io mi sposto alla zona cambio, cominciano ad arrivare gli atleti, tutti mescolati, non si capisce piu niente, arriva anche Rogerio, è fresco e sta bene. Guardo il telefonino, Datasport lo da 22. Bene, so che ora recupererà diverse posizioni. Fabio Pierantozzi (coach) chatta con me, anche lui è molto emozionato, sta seguendo la gara in remoto, comincia a darmi delle indicazioni da trasmettere a Rogerio. Non riuscirò a dirgli molte cose, faccio una cernita fra le indicazioni che certamente non seguirà (conosco la belva!) e quelle che gli saranno utili. Lo vedo, è molto concentrato e pare ancora fresco, guadagna posizioni, al primo giro è 12 yeahhhh!!!! Fabio chiede di rallentare, in tv vedeva alteti scendere dalla bici sulle salite, manco glielo dicevo, tanto non lo avrebbe fatto. Rogerio continua a guadagnare posizioni ma rimane 4 di categoria, i 3 davanti a lui sono fortissimi! Torno alla zona cambio, Rogerio inizia l'ultima frazione, per lui quella più difficile. Nelle mie previsioni avrebbe chiuso una ottima gara se fosse riuscito a mantenere la posizione che aveva: 8 overall e 4 di categoria. Stava bene, vedevo gli altleti che cominciavano a ritirarsi ed erano parecchi. Fabio mi scrive che Rogerio comincia recuperare sul 3, ma è preoccupato, Rogerio sta andando troppo forte e teme che crolli. Ora è a 30mt dal 3, ha recuperato quasi 2 minuti su di lui! Lo aspetto, gli dico: "30 mt più avanti c'e il tuo uomo, pettorale 540, vallo a prendere! Ma poi amministra, il successivo è troppo avanti" Rogerio parte...lo prende...ma poi esagera e va spedito (mi racconterà che sentiva il suo avversario incollato, ma poi invece era il rumore del suo pettorale). Mi sposto all'arrivo e lo vedo arrivare, da lontano...arrivava prima il suo sorriso e poi tutto il resto! Arrivava con la sicurezza e la regalita' di una rockstar, dando il 5 a tutti quelli che erano attorno alle transenne, e lanciandosi in un salto di gioia sotto il display! Sembrava manco che avesse fatto una gara così tosta, ma ho immediatamente capito quanto fosse stanco quando ha perso l'equilibrio, una poi ancora un'altra volta e il giudice l'ha dovuto sorreggere. Era talmente stanco che dopo circa mezz'ora mi chiede: "ma poi, come sono arrivato?" "Ma perche', non lo sai? Era scritto sul display! 7.25, 7 assoluto e 3 di categoria!!! Hai fatto una gara superba!!!!" Anche lì ho capito che quella gioia incontenibile era solo per averla finita, quella gara!

7. Il dopo gara. Roma.

Tanto lo so che tutto quanto mi aveva detto nei 45 giorni precedenti, erano fandonie: "Ora devo preparare una gara, ma dopo mi riposerò per almeno un mese e faremo una vita normale" (si intende dormire la mattina, sera tardi, cinema, weekend mare etc..etc...). Con la scusa del defaticamento, è risalito in bici appena ha potuto. Poi lo sento al telefono con Fabio parlare di prossime gare.... Oh no! Gia mi vedo dentro la macchina, sovrastata dai bagagli, e gia' conosco quale nuovo pezzo si aggiungera': il microonde! Non possiamo rischiare di non avere l'omelette alla Rogerio la mattina della gara!




File Attachment Icon
roferio_jessica150.jpg
File Attachment Icon
rogerio_coppa600.jpg